Protezione degli impianti elettrici: differenze tra le versioni

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m →‎Interruttore magnetotermico: Non c'è niente di volgare nel chiamarlo interruttore automatico, direi "comunemente chiamato".
m →‎Interruttore termico: Il calore per effetto Joule si produce sempre al passaggio di corrente, non solo in caso di guasto.
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L'interruttore termico è costituito dal solo relè termico ed è un dispositivo più semplice rispetto al magnetotermico e garantisce la protezione solo dai sovraccarichi.
 
Il funzionamento del relè termico è mirato a proteggere il circuito da correnti di valore più modesto (solitamente correnti di sovraccarico e minime correnti di corto circuito). Il suo funzionamento è basato sul comportamento dei metalli a seguito del calore che nasce per [[effetto Joule]] al passaggio di una corrente di guasto; tale corrente percorre una lamina realizzata da due metalli con differente coefficiente di dilatazione termica. Poiché i coefficienti non risultano essere uguali, le diverse dilatazioni porteranno ad un curvamento della lamina, quindi allo sganciamento del relè e all'apertura del circuito. L'intervento della componente termica è definito da una curva d'intervento, all'aumentare del valore della corrente di guasto diminuisce il tempo d'intervento. Ogni interruttore ha una sua curva d'intervento.
 
===Fusibile===