Legis actio per manus iniectionem: differenze tra le versioni

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→‎Procedimento: Lex Vallia
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Nella ''manus iniectio'' ''pura'', però, era riconosciuta la possibilità al debitore di negare il debito, senza la necessità del ''vindex'' ed essere sottoposto, quindi, al procedimento che portava, se soccombente, al raddoppio dell'importo ([[litiscrescenza]]).<ref>{{cita|Lovato, 2014|pp. 52-53}}.</ref>
 
Una ''lex Vallia'', di data incerta, stabilì che in ogni caso al debitore fosse permesso di difendersi in proprio: la necessità del ''vindex'' fu conservata solo in caso di ''manus iniectio iudicati'' e ''depensi'' (in quest'ultimo caso nei confronti dello ''sponsor'' garante del debitore)<ref name=":0" />.
 
Successivamente questa legge delle XII tavole (in uso nel periodo repubblicano) venne abolita e sostituita (pare da Giulio Cesare) con una meno cruenta: quella della "pietra dello scandalo". A Roma vicino alla Porta maggiore del Campidoglio c'era una pietra (dove era raffigurato un leone) dove sedevano i falliti (che dovevano lasciare i loro beni ai creditori).