==Storia==
Il 24 gennaio 1455 Jakob Kürschner di [[Bressanone]] vendette la casa appena distrutta da un incendio, la cosidettacosiddetta ''des von Vilanders haws'' (chiamata così dagli antichi proprietari, i signori di [[Villanders]]) al comune di Bolzano che lo adattò, ristrutturandola, da [[municipio]].<ref>{{cita libro | autore=[[Hannes Obermair]] | anno=2008 | titolo=Bozen Süd – Bolzano Nord. Schriftlichkeit und urkundliche Überlieferung der Stadt Bozen bis 1500 – Scritturalità e documentazione archivistica della città di Bolzano fino al 1500 | volume= 2 | città=Bolzano | editore=Città di Bolzano | isbn=978-88-901870-1-8| pagine=114, n. 1059}}</ref> La struttura copre un passaggio pubblico che collega l'asse centrale del nucleo antico di Bolzano, i Portic (''Lauben'') con la via Dr. Streiter, e comprende al suo centro un atrio e una loggia [[tardogotica]]. La parte che da sui Portici, ristrutturata dopo i pesanti danni dovuti ai bombardamenti subiti nella [[seconda guerra mondiale]], dal 2001 ospita l'[[Archivio Storico della Città di Bolzano]]. Esso conserva al pianterreno volte gotiche con affreschi architetonici di Conrad Waider di [[Straubing]].<ref>Heinrich Spanner, Toni Kinast, ''Conrad Waider: Maler der Spätgotik: Bayern – Südtirol – Trentino'', Bolzano, Athesia, 1990.</ref>
La parte che da su via Dr. Streiter furono rimaneggiate nel 1597/98 dal [[capomastro]] lombardo Antonio Carlone in forme tardorinascimentali e comprende, al suominterno, l'antica sala consiliare (''Alter Ratssaal'') con gli affreschi di Georg Müller di [[Bamberg]], datati 1597 con motivi emblematici tratti dal [[Somnium Scipionis]] di [[Cicerone]], nonchènonché l'antica sala consiliare della [[Dieta Tirolese]] (''Sitzungssaal des Tiroler Landtags'') con l'aquila tirolese raffigurata su un pregiata soffitto in legno.<ref>Josef Weingartner, ''Die Kunstdenkmäler Südtirols, vol. II, Bozen und Umgebung, Unterland, Burggrafenamt, Vinschgau,'' 7ª ediz., Bolzano, Athesia, 1991, ISBN 978-88-7014-642-4, p. 77.</ref>
==Note==
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