Prendiparte Pico di Paolo: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Era figlio di [[Paolo Pico]] (?-febbraio 1354) e di Isabella [[Malaspina]] (?-15 agosto 1376), figlia del marchese Azzolino. Nel 1354, dopo l'uccisione del padre durante un tumulto popolare a Verona (città in cui era stato nominato podestà o pretore da [[Fregnano della Scala]]), divenne Signore della Mirandola congiuntamente ai fratelli [[Francesco II Pico|Francesco]], Spinetta e Tommasino; nello stesso anno l'imperatore [[Carlo IV di Lussemburgo]] rinnovò loro l'investitura della corte di [[Quarantoli|Quarantola]]. Allo scoppio della guerra fra la lega guelfa degli Estensi e i Visconti, la Mirandola fu [[Assedio della Mirandola (1355)|assediata nel 1355]] e occupata dai milanesi, costringendo i Pico all'alleanza. A seconda delle vicende, i Pico parteggiarono ora per i guelfi ora per i ghibellini, fino al 1374 quando confermarono l'alleanza con i Visconti, che li contraccambiarono con onori e terre nel veronese. Il doge [[Andrea Dandolo]] ascrisse i Pico nella nobiltà veneziana, mentre il vescovo di Reggio concesse loro l'investitura di [[San Martino Spino]].<ref>{{cita libro|titolo=Atti e memorie delle Rr. Deputazioni di storia patria per le provincie dell'Emilia|volume=6|editore=G.T. Vincenzi e nipoti|anno=1881|pp=39-40|url=https://books.google.it/books?id=jjwFAAAAQAAJ&pg=PR39}}</ref>
 
Nel 1390 si riunì all'interno della chiesa di San Francesco un concilio di 13 giudici che risolse la disputa sorta sul dominio della Mirandola sorto tra i quattro fratelli Spinetta, Francesco, Prendiparte e Tommasino (figli di Paolo Pico) contro i Giovanni e Prendiparte (figli di Nicolò Pico).<ref>cfr. lapide della navata destra: "''Gio. Galeazzo Duca di Milano/insorto gravissimo dissidio/fra i Pico Signori della Mirandola/perché Spinetta, Francesco, Prendiparte e Tommasino/figli di Paolo Pico/avevano esclusi dal dominio/Giovanni e Prendiparte figli di Nicolò Pico/e il loro nipote Princivale/richiese per lettere il Comune/di comporre gli animi dei discordi Signori della città/da lui tenuti in onore di alleati ed amici/nel MCCCXC i Cittadini/Giacomo Brunoro e Francesco Margotti/Paolo Collevati, Bartolomeo e Antonio Ferrari/Gio. Antonio Nadale, Bernardo Della Manna/Matteo De Cazzi, Nicolò De Nadali/Martino De' Ghiselini/Riccobono De Felli/Pellegrino De Negri e il Rosso Bortolaja/a togliere cagioine alla discordia/scaturirono/che a Spinetta e ai fratelli spettasse il dominio e il governo/della città e territorio mirandolese/a Princivale e ai fratelli Prendiparte e Giovanni/fosse ceduta una parte delle onoranze/e delle pubbliche gabelle/Il Municipio/pose a ricordo/nel MDCCCLXXVII''" (1877)</ref>
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== Voci correlate ==
* [[Pico (famiglia)|Famiglia Pico]]
* [[Assedio della Mirandola (1355)]]
* [[Chiesa di San Francesco (Mirandola)]]
 
==Altri progetti==