Girlfriend in a Coma (film): differenze tra le versioni

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{{Citazione|Una disperata lettera d'amore all'Italia|[[Philippe Ridet]], ''Le Monde''}}
{{Citazione|Pellicola meravigliosamente indigesta|[[''Il Sole 24 Ore]]''}}
{{Citazione|Bello quanto fa ridere lo stomaco. Oh, ride un casino |[[Marco Zatterin]], ''La Stampa''<ref>{{cita web| url = http://www.lastampa.it/Page/Id/1.0.1130275469| titolo = Se l'Italia è in coma a Bruxelles| autore = Marco Zatterin|sito=La Stampa|data = 18 gennaio 2013| accesso = 26 marzo 2013.| editore = http://www.lastampa.it/| urlarchivio = https://web.archive.org/web/20171215221338/http://www.lastampa.it/Page/Id/1.0.1130275469| dataarchivio = 15 dicembre 2017| urlmorto = sì}}</ref>
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'''''Girlfriend in a Coma''''' è un [[film documentario]] realizzato neldel 2012 diretto da [[BillAnnalisa EmmottPiras]], (exscritto direttoreda dellalei rivistacon britannica ''[[TheBill EconomistEmmott]], ispirato al saggio di quest'ultimo ')'Good eItaly, daBad [[Annalisa Piras]]Italy'', e prodotto da Springshot Productions.<ref name="bbfc">{{cita web | url = http://www.bbfc.co.uk/releases/girlfriend-coma-2012-0 | titolo = "Girlfriend in a Coma"| autore sito= British Board of Film Classification| data lingua= ENG| accesso =5 febbraio 2012. | editore = BBFC Age ratings you trust }}</ref><br />.
{{Citazione|Pellicola meravigliosamente indigesta|[[Il Sole 24 Ore]]}}
 
Il documentario si basa sulla distinzione fra la "Mala Italia" contrapposta alla "Buona Italia", e per evidenziarne le differenze gli autori intervistano diversi esponenti della politica italiana, fra cui l'[[Governo Monti|allora primo ministro]] [[Mario Monti]], dell'economia, come l'amministratore delegato [[FIAT]] [[Sergio Marchionne]], e della [[cultura italiana]], incluso lo scrittore e semiologo [[Umberto Eco]]<ref name="Press release"/>. Le posizioni fortemente critiche nei confronti di [[Silvio Berlusconi]], della sua [[Politiche di Silvio Berlusconi|attività politica e di governo]], e del [[berlusconismo]] hanno causato problemi alla sua distribuzione italiana.
{{Citazione|Bello quanto fa ridere lo stomaco. Oh, ride un casino |[[Marco Zatterin]], La Stampa<ref>{{cita web| url = http://www.lastampa.it/Page/Id/1.0.1130275469| titolo = Se l'Italia è in coma a Bruxelles| autore = Marco Zatterin| data = 18 gennaio 2013| accesso = 26 marzo 2013.| editore = http://www.lastampa.it/| urlarchivio = https://web.archive.org/web/20171215221338/http://www.lastampa.it/Page/Id/1.0.1130275469| dataarchivio = 15 dicembre 2017| urlmorto = sì}}</ref>
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Il film è stato proiettato per la prima volta a [[Londra]], il 26 novembre 2012, presso l<nowiki>'</nowiki>''[[Institute of Contemporary Arts]]''. Delalla pubblicopresenza facevano partedi cineasti inglesibritannici, politici, diplomatici, opinionisti e molti [[italiani residenti all'estero]], compresi alcuni imprenditori, come il[[John Elkann]], presidente della [[FIAT]], e [[JohnVittorio ElkannColao]], e l'amministratore delegato di [[Vodafone]], [[Vittorio Colao]].<ref name="Press release">{{cita web| url = http://girlfriendinacoma.eu/wp-content/uploads/2012/11/giac_pressrelease_121130.doc| titolo = "Girlfriend in a Coma"| autore sito= Press release| data = | accesso = 5 febbraio 2012.| urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160304124858/http://girlfriendinacoma.eu/wp-content/uploads/2012/11/giac_pressrelease_121130.doc| dataarchivio = 4 marzo 2016| urlmorto = sì}}</ref>.
'''''Girlfriend in a Coma''''' è un [[film documentario]] realizzato nel 2012 da [[Bill Emmott]] (ex direttore della rivista britannica ''[[The Economist]]'') e da [[Annalisa Piras]], e prodotto da Springshot Productions.<ref name="bbfc">{{cita web | url = http://www.bbfc.co.uk/releases/girlfriend-coma-2012-0 | titolo = "Girlfriend in a Coma"| autore = British Board of Film Classification| data = | accesso =5 febbraio 2012. | editore = BBFC Age ratings you trust }}</ref><br />
Il film è stato proiettato per la prima volta a [[Londra]], il 26 novembre 2012, presso l<nowiki>'</nowiki>''[[Institute of Contemporary Arts]]''. Del pubblico facevano parte cineasti inglesi, politici, diplomatici, opinionisti e molti [[italiani residenti all'estero]], compresi alcuni imprenditori, come il presidente della [[FIAT]], [[John Elkann]], e l'amministratore delegato di [[Vodafone]], [[Vittorio Colao]].<ref name="Press release">{{cita web| url = http://girlfriendinacoma.eu/wp-content/uploads/2012/11/giac_pressrelease_121130.doc| titolo = "Girlfriend in a Coma"| autore = Press release| data = | accesso = 5 febbraio 2012.| urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160304124858/http://girlfriendinacoma.eu/wp-content/uploads/2012/11/giac_pressrelease_121130.doc| dataarchivio = 4 marzo 2016| urlmorto = sì}}</ref>
 
Il titolo del film prende spunto daproviene dall'[[Girlfriend in a Coma|unomonima successo musicalecanzone]] del gruppo rock inglesebritannico [[The Smiths]], tratto dall'album del 1987 ''[[Strangeways, Here We Come]]''. Emmott lo ha scelto come titolo riferendosi al suo coinvolgimento emotivo con l'Italia, vista come una fidanzata che versa in uno stato comatoso.
 
== Trama ==
Il documentario si interroga sulla situazione [[politica italiana]] e sul processo di [[Declino economico italiano|declino economico]] e sociale subito dal [[Italia|Paese]] nel precedente ventennio. La tesi del documentario è che questo processo è il frutto di una situazione peculiare alldell'[[Italia]], un collasso morale che ha colpito il paese e che non trova riscontro in nessun'altra nazione del [[mondo occidentale]]. L'arretramento dell'Italia nelle varie classifiche mondiali viene illustrato con l'immagine della caduta della sua [[Personificazionepersonificazione nazionale]], una giovane [[Italia turrita]], nel [[Pozzo di San Patrizio]] di [[Orvieto]].
 
Il film è diviso in tre parti,: ''La mala Italia'', ''La buona Italia'' e ''Gli ignavi'', una tripartizione che corrisponde a quella ''[[Inferno (Dante)|Inferno]]''-''[[Paradiso (Dante)|Paradiso]]''-''[[Purgatorio (Dante)|Purgatorio]]'' della ''[[Divina Commedia]]'' dantesca. Non è questo l'unico richiamo all'opera, dal momento che diversi momenti del film sono inframezzati e sottolineati da frammenti poetici di [[Dante Alighieri]], affidati,recitati nellain versioneinglese italiana, alla voce dida [[RobertoBenedict HerlitzkaCumberbatch]]. Nellae pellicolain distribuitaitaliano all'estero, invece, la voce di Dante è quella dell'attore britannicoda [[BenedictRoberto CumberbatchHerlitzka]].
Il documentario si mostra fortemente critico nei confronti di [[Silvio Berlusconi]], della sua [[Politiche di Silvio Berlusconi|attività politica e di governo]], e del [[berlusconismo]].
 
Il film è diviso in tre parti, ''La mala Italia'', ''La buona Italia'' e ''Gli ignavi'', una tripartizione che corrisponde a quella ''[[Inferno (Dante)|Inferno]]''-''[[Paradiso (Dante)|Paradiso]]''-''[[Purgatorio (Dante)|Purgatorio]]'' della ''[[Divina Commedia]]'' dantesca. Non è questo l'unico richiamo all'opera, dal momento che diversi momenti del film sono inframezzati e sottolineati da frammenti di [[Dante Alighieri]], affidati, nella versione italiana, alla voce di [[Roberto Herlitzka]]. Nella pellicola distribuita all'estero, invece, la voce di Dante è quella dell'attore britannico [[Benedict Cumberbatch]].
 
== Contenuti ==
Il tentativo dell'autore di comprendere il fenomeno della "Mala Italia" e contrapporlo a quello della "Buona Italia" lo porta a documentare interviste a diversi esponenti della politica, dell'economia e della [[cultura italiana]], come [[Mario Monti]] ([[Governo Monti|primo ministro dell'epoca]]), la ministra [[Elsa Fornero]], lo scrittore e semiologo [[Umberto Eco]], il [[filosofia politica|filosofo della politica]] [[Maurizio Viroli]], il regista [[Nanni Moretti]], gli attori [[Giampiero Judica]] e [[Hugh Grant]], l'[[attivismo politico|attivista]] [[Lorella Zanardo]], la regista e attivista [[Cristina Comencini]], la produttrice cinematografica [[Livia Giuggioli]], l'amministratore delegato [[FIAT]] [[Sergio Marchionne]], il presidente della FIAT, [[John Elkann]], [[Vittorio Colao]] (amministratore delegato di [[Vodafone]]), i giornalisti [[Mario Calabresi]] e [[Marco Travaglio]], il magistrato [[Nicola Gratteri]], lo scrittore impegnato nella lotta contro la [[mafia]] e autore del [[Gomorra (romanzo)|romanzo "Gomorra"]], [[Roberto Saviano]], [[don Giacomo Panizza]], la politica ed ex [[Commissario europeo per la tutela dei consumatori|commissario europeo]] [[Emma Bonino]] e la segretaria generale della [[CGIL]], [[Susanna Camusso]].<ref name="Press release"/>
 
== Critica ==
A parere del documentarista e giornalista [[Wolfgang Achtner]],<ref>{{cita web|url=http://www.festivaldelgiornalismo.com/menu/ospiti-2011/achtner-wolfgang/ |titolo= Festival Internazionale del Giornalismo 2013: Achtner Wolfgang, documentarista |accesso=18 febbraio 2013| editoresito=Perugia International Journalism Festival |data= }}</ref>, già ambasciatore per il dialogo tra scienza e religione in Germania, il film non è un documentario "[[antiberlusconismo|anti-Berlusconi]]" né ha per obiettivo il discredito dell'Italia.; Sarebbesarebbe piuttosto un atto d'amore verso il [[Italia|Bel Paese]], una sorta di "chiamata alle armi”armi" degli italiani onesti e un invito rivolto in particolare ai giovani, a impegnarsi per far uscire dalla [[grandeGrande recessione|crisi l'Italia]] e determinarne un cambiamento in meglio.
 
[[Philip French]], critico cinematografico del ''[[The Observer]]'' dal 1978, ha notato come il film risulta particolarmente provocatorio nelle considerazioni e nella messa in luce del ruolo di primo piano svolto dal [[Vaticano]] sui dilemmi morali e politici della nazione. Nel documentario, ad esempio, viene riportata l'opinione di [[Maurizio Viroli]] che sottolinea l'influenza della [[doppia morale]] cattolica nella formazione e nella definizione dell'[[Identità (scienze sociali)|identità]] [[Storia d'Italia|italiana]], citando [[Machiavelli]] che addebitava il degrado della sfera morale dell'Italia all'invadenza della [[religione cattolica]].<ref>{{cita web |url=http://girlfriendinacoma.eu/opinioni-su-giac-philip-french/?lang=it |titolo=Opinioni su Giac: Philip French |accesso=27 marzo 2013 |editoresito=http://girlfriendinacoma.eu/ |data= |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131027114406/http://girlfriendinacoma.eu/opinioni-su-giac-philip-french/?lang=it |dataarchivio=27 ottobre 2013 |urlmorto=sì }}</ref>.
 
Philippe Ridet, corrispondente da Roma di ''[[Le Monde]]'', che definisce il film un «bellissimo e crudele documentario,» e risponde ai critici della pellicola, che vi vedono soltanto un attacco all'Italia e un'esasperazione dei suoi lati negativi, dicendo che l'unico vero pregiudizio nei confronti del Bel Paese da parte dei due autori, è quello dell'amore.<ref>{{cita web|url=http://italie.blog.lemonde.fr/2013/02/13/lettre-damour-desesperee-a-litalie/ |titolo=Lettre d’amour désespérée à l’Italie |accesso= 26 marzo 2013 |editoresito=Le https://www.lemonde.fr/|data=Monde}}</ref>. Dello stesso parere [[Pierre de Gasquet]], ''[[Les Echos]]'', che vede innel Girlfriend in a Comafilm un accorato appello all'Italia e agli italiani a riprendere il controllo del proprio destino.<ref>{{cita web |url=http://www.lesechos.fr/economie-politique/monde/actu/0202567549633-la-petite-bombe-de-l-ancien-patron-de-the-economist-lachee-a-rome-538616.php/ |titolo=La petite bombe de l'ancien patron de 'The Economist' lâchée à Rome |accesso=26 marzo 2013 |editoresito=http://www.lesechos.fr/Les Echos|data=14 febbraio 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130325015516/http://www.lesechos.fr/economie-politique/monde/actu/0202567549633-la-petite-bombe-de-l-ancien-patron-de-the-economist-lachee-a-rome-538616.php |dataarchivio=25 marzo 2013 |urlmorto=sì }}</ref>,
 
== Distribuzione in Italia e controversie ==
La proiezione del film era stata originariamente programmata al [[MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo]] di [[Roma]] per il giorno 13 febbraio [[2013]]. Per decisione di [[Giovanna Melandri]], presidente della Fondazione MAXXI, la presentazione è però stata procrastinata a data da definirsi e comunque non prima delle [[Elezioni politiche italiane del 2013|elezioni politiche del 2013]] a difesa della [[par condicio]]. Questa decisione ha suscitato le critiche dell'autore Bill Emmott che ha parlato di [[censura]],<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/politica/2013/02/01/news/emmott_su_twitter_cancellati_da_maxxi-51728869/|titolo=Emmott contro Maxxi e Ministero della Cultura. "'Girlfriend in a coma' rinviata per le elezioni" |accesso=2 febbraio 2013|editoresito=La Repubblica|data=2 febbraio 2013}}</ref> e di Stefano Corradino, direttore di "Articolo21" (il riferimento è all'articolo della Costituzione Italiana sulla libertà di pensiero), undel sito internet che si batte contro ogni forma diweb anti-censura e bavaglioArticolo21, in tutti i media, il qualeche ha lanciato una petizione chiedendo a Giovanna Melandri di fare marcia indietro e riprogrammare l'uscita del film prima delle elezioni.<ref>{{cita web|url=https://www.change.org/it/petizioni/il-film-di-emmott-non-deve-essere-censurato |titolo=Il film di Emmott non deve essere censurato |accessosito= 6 febbraio 2013 |editore= Change.org |data=2 febbraio 2013|accesso=6 febbraio 2013}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.articolo21.org/2013/02/bill-emmott-lauto-censura-e-una-minaccia-per-la-liberta-oltre-20mila-firme-alla-petizione-articolo21-change-org/ |titolo=Bill Emmott: “L’auto-censura è una minaccia per la libertà”. Oltre 28mila firme alla petizione Articolo21-Change.org|sito= Articolo21|data=5 febbraio 2013|accesso= 6 febbraio 2013}}</ref>. La petizione ha raccolto più di 30'000 firme e il film è stato proiettato, per la prima volta in Italia, al [[Teatro Eliseo]] a [[Roma]] il 13 febbraio 2013<ref>{{cita web|editoreurl= Articolo21http://www.orgteatroecritica.net/2013/02/al-teatro-eliseo-girlfriend-in-a-coma-il-film-lanciato-dalla-censura/|titolo=Al Teatro Eliseo Girlfriend in a Coma. Il film lanciato dalla censura}}</ref><ref>{{cita web|dataurl=5 febbraiohttp://www.dagospia.com/mediagallery/dago_fotogallery-75742/441959.htm/|titolo=Photogallery Girlfriend in a Coma al Teatro Eliseo|sito=Dagospia|accesso= 1º maggio 2013}}</ref>.
La proiezione del film era programmata al [[MAXXI]] di [[Roma]], per il 13 febbraio [[2013]]. Per decisione di [[Giovanna Melandri]], presidente della Fondazione Maxxi, la presentazione è stata procrastinata a data da definirsi, non prima, comunque, delle [[Elezioni politiche italiane del 2013|elezioni politiche del 2013]].
 
Vista la crescente popolarità raggiunta, l'emittente satellitare [[Sky Italia]] ha deciso di trasmettere il film in prima visione televisiva il 15 febbraio 2013 sul canale tematico [[Sky Cinema Cult]]<ref>{{cita web|url=http://tg24.sky.it/tg24/spettacolo/2013/02/05/cultpolitik_sky_cult_rassegna_elezioni_politiche_girlfrend_in_a_coma.html |titolo=Cultpolitik: su Sky arriva "Girlfriend in a coma" |accessosito= 6Sky.it|data=5 febbraio 2013 |editoreaccesso= Sky.it |data=56 febbraio 2013}}</ref> come parte della rassegna “Cultpolitik”,''Cultpolitik'' dedicata alla politica italiana e internazionale. Negli stessi giorni il sito internet del settimanale ''[[L'Espresso]]'' ha messo a disposizione il download completo del film.<ref>{{cita web|url=http://temi.repubblica.it/iniziative-girlfriend-in-a-coma/|titolo=Girlfriend in a Coma: il documentario di Annalisa Piras con Bill Emmot. In esclusiva per l'Espresso in download}}</ref>. Il film è stato trasmesso anche nel Regno Unito il 26 febbraio 2013 dall'emittente [[BBC Four]]<ref>{{cita web|url=https://www.bbc.co.uk/programmes/b01r1ctk/|titolo=Good Italy, Bad Italy: Girlfriend in a Coma}}</ref>. Il film è stato inoltre trasmesso in chiaro dall'[[emittente televisiva]] [[La7]] il 9 marzo 2013 in prima serata<ref>{{cita web|url= http://tv.fanpage.it/girlfriend-in-a-coma-questa-sera-su-la7-in-prima-tv/|titolo= Girlfriend in a Coma, questa sera su La7 in prima Tv|sito=Fanpage|data= 9 marzo 2013}}</ref> e in seconda serata il 4 luglio e 20 agosto 2013.
Questa decisione ha suscitato le critiche dell'autore che ha parlato di [[censura]],<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/politica/2013/02/01/news/emmott_su_twitter_cancellati_da_maxxi-51728869/|titolo=Emmott contro Maxxi e Ministero della Cultura. "'Girlfriend in a coma' rinviata per le elezioni" |accesso=2 febbraio 2013|editore=La Repubblica|data=2 febbraio 2013}}</ref> e di Stefano Corradino, direttore di "Articolo21" (il riferimento è all'articolo della Costituzione Italiana sulla libertà di pensiero), un sito internet che si batte contro ogni forma di censura e bavaglio, in tutti i media, il quale ha lanciato una petizione chiedendo a Giovanna Melandri di fare marcia indietro e riprogrammare l'uscita del film prima delle elezioni.<ref>{{cita web|url=https://www.change.org/it/petizioni/il-film-di-emmott-non-deve-essere-censurato |titolo=Il film di Emmott non deve essere censurato |accesso= 6 febbraio 2013 |editore= Change.org |data=2 febbraio 2013}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.articolo21.org/2013/02/bill-emmott-lauto-censura-e-una-minaccia-per-la-liberta-oltre-20mila-firme-alla-petizione-articolo21-change-org/ |titolo=Bill Emmott: “L’auto-censura è una minaccia per la libertà”. Oltre 28mila firme alla petizione Articolo21-Change.org |accesso= 6 febbraio 2013 |editore= Articolo21.org |data=5 febbraio 2013}}</ref>
 
Dopo le polemiche sulla ritardata distribuzione in Italia, gli autori, a partire dal febbraio 2013, hanno deciso di lanciare e promuovere il film attraverso un tour (''GIAC on tour'', dalle iniziali del titolo del film) nelle principali città europee e in diverse città italiane. a partire dal febbraio 2013<ref>{{cita web |url=http://girlfriendinacoma.eu/giac-on-tour/?lang=it |titolo=GIAC on tour|sito=Girlfriend in a Coma|accesso=19 febbraio 2013 |editore=http://girlfriendinacoma.eu |data= |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130301012701/http://girlfriendinacoma.eu/giac-on-tour/?lang=it |dataarchivio=1º marzo 2013 |urlmorto=sì }}</ref>.
La petizione ha raccolto più di 30.000 firme e il film è stato proiettato, per la prima volta in Italia, al [[Teatro Eliseo]] a [[Roma]] il 13 febbraio 2013.<ref>{{cita web |url= http://www.teatroecritica.net/2013/02/al-teatro-eliseo-girlfriend-in-a-coma-il-film-lanciato-dalla-censura/ |titolo=Al Teatro Eliseo Girlfriend in a Coma. Il film lanciato dalla censura}}</ref><ref>{{cita web|url= http://www.dagospia.com/mediagallery/dago_fotogallery-75742/441959.htm/ |titolo=Photogallery Girlfriend in a Coma al Teatro Eliseo|accesso= 1º maggio 2013 |editore= Dagospia}}</ref>
 
Vista la crescente popolarità raggiunta, l'emittente satellitare [[Sky Italia]] ha deciso di trasmettere il film in prima visione televisiva il 15 febbraio 2013 sul canale tematico [[Sky Cinema Cult]]<ref>{{cita web|url=http://tg24.sky.it/tg24/spettacolo/2013/02/05/cultpolitik_sky_cult_rassegna_elezioni_politiche_girlfrend_in_a_coma.html |titolo=Cultpolitik: su Sky arriva "Girlfriend in a coma" |accesso= 6 febbraio 2013 |editore= Sky.it |data=5 febbraio 2013}}</ref> come parte della rassegna “Cultpolitik”, dedicata alla politica italiana e internazionale. Negli stessi giorni il sito internet del settimanale ''[[L'Espresso]]'' ha messo a disposizione il download completo del film.<ref>{{cita web|url=http://temi.repubblica.it/iniziative-girlfriend-in-a-coma/|titolo=Girlfriend in a Coma: il documentario di Annalisa Piras con Bill Emmot. In esclusiva per l'Espresso in download}}</ref>
Il film è stato trasmesso anche in Inghilterra, il 26 febbraio 2013 dall'emittente [[BBC Four]].<ref>{{cita web|url=https://www.bbc.co.uk/programmes/b01r1ctk/ |titolo=Good Italy, Bad Italy: Girlfriend in a Coma}}</ref>
 
Dopo le polemiche sulla ritardata distribuzione in Italia gli autori, a partire dal febbraio 2013, hanno deciso di lanciare e promuovere il film attraverso un tour (GIAC on tour, dalle iniziali del titolo del film) nelle principali città europee e in diverse città italiane.<ref>{{cita web |url=http://girlfriendinacoma.eu/giac-on-tour/?lang=it |titolo=GIAC on tour |accesso=19 febbraio 2013 |editore=http://girlfriendinacoma.eu |data= |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130301012701/http://girlfriendinacoma.eu/giac-on-tour/?lang=it |dataarchivio=1 marzo 2013 |urlmorto=sì }}</ref>
 
Il film è stato trasmesso in chiaro dall'[[emittente televisiva]] [[La7]] il 9 marzo 2013, in prima serata,<ref>{{cita web|url= http://tv.fanpage.it/girlfriend-in-a-coma-questa-sera-su-la7-in-prima-tv/ |titolo= Girlfriend in a Coma, questa sera su La7 in prima Tv |sito= tv.fanpage.it |data= 9 marzo 2013 }}</ref> e, successivamente, in seconda serata il 4 luglio 2013, per poi essere riproposto, sempre in seconda serata, il 20 agosto 2013.
 
== Reazione dei media internazionali ==
Il divieto della proiezione in nome della [[par condicio]] ha suscitato scalpore anche all'estero. Diversee diverse testate si sono occupate della vicenda. Fra i vari interventi giornalistici, [[Lizzy Davies]], corrispondente ada [[Roma]] per ''[[The Guardian]]'', ha messo in evidenza come il museo si sia dichiarato completamente svincolato da qualunque imposizione dall'alto, ma abbia agito, nella persona di [[Giovanna Melandri]], soltanto nel rispetto della "correttezza istituzionale" durante una campagna elettorale così delicata.<ref>{{cita web|url=http://www.guardian.co.uk/world/2013/feb/01/filmmaker-accuses-italian-government-censorship?INTCMP=SRCH|titolo= Film-maker accuses Italian government of censorship after premiere is called off |accessosito=The 26 marzo 2013 Guardian|editorelingua=http://www.guardian.co.uk/ENG|data=1º febbraio 2013|accesso= 26 marzo 2013}}</ref>.
 
Oltre all'indignazione per il divieto imposto dal [[MAXXI]], il film ha svolto un ruolo importante anche nell'attirare l'attenzione internazionale sull'argomento [[Italia]], sul suo declino economico e politico e sulle implicazioni che questo potesse avere all'interno del panorama internazionale. [[Al Jazeera]] cita il film sottolineando come sia riuscito a mostrare i vizi e le virtù dell'Italia post-berlusconiana e l'ingovernabilità del paese in un'Europa in cui sembra aver predominato la politica dell'austerità.<ref>{{cita web|url=https://www.aljazeera.com/indepth/opinion/2013/03/201333114218299969.html|titolo= The 'Fall of the House of Europe'|sito=Al Jazeera|lingua=ENG|data=10 marzo 2013|accesso= 4 aprile 2013}}</ref>. Il canale televisivo [[arte (rete televisiva)|arte]] lo definisce un «documentaire électrochoc» che mostra un'Italia asfissiata e maltrattata, ma che ha nella diaspora italiana, in tutti i giovani professionisti che hanno lasciato il paese, la risposta per una futura rinascita<ref>{{cita web|url=http://videos.arte.tv/fr/videos/italie-documentaire-electrochoc--7394506.html|titolo= Italie: documentarie électrochoc|sito=arte|lingua=FRA|data=17 marzo 2013|accesso= 8 aprile 2013}}</ref>.
Il divieto della proiezione in nome della [[par condicio]] ha suscitato scalpore anche all'estero. Diverse testate si sono occupate della vicenda. [[Lizzy Davies]], corrispondente a [[Roma]] per ''[[The Guardian]]'' ha messo in evidenza come il museo si sia dichiarato completamente svincolato da qualunque imposizione dall'alto ma abbia agito, nella persona di [[Giovanna Melandri]], soltanto nel rispetto della "correttezza istituzionale" durante una campagna elettorale così delicata.<ref>{{cita web|url=http://www.guardian.co.uk/world/2013/feb/01/filmmaker-accuses-italian-government-censorship?INTCMP=SRCH|titolo= Film-maker accuses Italian government of censorship after premiere is called off |accesso= 26 marzo 2013 |editore=http://www.guardian.co.uk/|data=1º febbraio 2013}}</ref>
 
Oltre all'indignazione per il divieto imposto dal [[MAXXI]], il film ha svolto un ruolo importante anche nell'attirare l'attenzione internazionale sull'argomento [[Italia]], sul suo declino economico e politico e sulle implicazioni che questo potesse avere all'interno del panorama internazionale. [[Al Jazeera]] cita il film sottolineando come sia riuscito a mostrare i vizi e le virtù dell'Italia post-berlusconiana e l'ingovernabilità del paese in un'Europa in cui sembra aver predominato la politica dell'austerità.<ref>{{cita web|url=https://www.aljazeera.com/indepth/opinion/2013/03/201333114218299969.html|titolo= The 'Fall of the House of Europe'
|accesso= 4 aprile 2013 |editore=https://www.aljazeera.com/|data=10 marzo 2013}}</ref> [[Arte]] lo definisce un "documentaire électrochoc" che mostra un'Italia asfissiata e maltrattata ma che ha nella diaspora italiana, in tutti i giovani professionisti che hanno lasciato il paese, la risposta per una futura rinascita.<ref>{{cita web|url=http://videos.arte.tv/fr/videos/italie-documentaire-electrochoc--7394506.html|titolo= Italie: documentarie électrochoc|accesso= 8 aprile 2013 |editore=https://www.arte.tv/fr|data=17 marzo 2013}}</ref>
 
== Lista degli intervistati ==
In ordine alfabetico:
 
{{div col}}
[[Roberto Saviano]], [[Nicola Gratteri]], [[Marco Travaglio]], [[Giuliano Amato]], [[Mario Monti]], [[Sergio Marchionne]], [[Vittorio Colao]], [[Nanni Moretti]], [[Bruno Manfellotto]], [[Matteo Renzi]], [[Umberto Eco]], [[Mario Calabresi]], [[Elsa Fornero]], [[Toni Servillo]], [[Federico Varese]], [[Lorella Zanardo]], [[Solen De Luca]], [[Eva Giovannini]], [[Emma Bonino]], [[Emma Marcegaglia]], [[Susanna Camusso]], [[Don Giacomo Panizza]], [[Vincenzo Linarello]], [[Cristina Comencini]], [[Giovanni Ferrero (imprenditore 1964)|Giovanni Ferrero]], [[John Elkann]], [[Carlo Petrini (gastronomo)|Carlo Petrini]], [[Maurizio Viroli]], [[Stefano Livadiotti]], [[Beppe Grillo]], [[Livia Giuggioli]], [[Nicol Vizioli]], [[Quayola]], [[Massimo Banzi]], [[Giovanna Tinetti]].
*[[Giuliano Amato]]
*[[Massimo Banzi]]
*[[Emma Bonino]]
*[[Mario Calabresi]]
*[[Susanna Camusso]]
*[[Vittorio Colao]]
*[[Cristina Comencini]]
*[[Solen De Luca]]
*[[Umberto Eco]]
*[[John Elkann]]
*[[Giovanni Ferrero (imprenditore 1964)|Giovanni Ferrero]]
*[[Elsa Fornero]]
*[[Eva Giovannini]]
*[[Livia Giuggioli]]
*[[Hugh Grant]]
*[[Nicola Gratteri]]
*[[Beppe Grillo]]
*[[Giampiero Judica]]
*[[Vincenzo Linarello]]
*[[Stefano Livadiotti]]
*[[Bruno Manfellotto]]
*[[Emma Marcegaglia]]
*[[Sergio Marchionne]]
*[[Mario Monti]]
*[[Nanni Moretti]]
*[[Don Giacomo Panizza]]
*[[Carlo Petrini (gastronomo)|Carlo Petrini]]
*[[Quayola]]
*[[Matteo Renzi]]
*[[Roberto Saviano]]
*[[Toni Servillo]]
*[[Giovanna Tinetti]]
*[[Marco Travaglio]]
*[[Federico Varese]]
*[[Maurizio Viroli]]
*[[Nicol Vizioli]]
*[[Lorella Zanardo]]
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== Note ==