Mattia (apostolo): differenze tra le versioni

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Tale informazione non è confermata dai quattro Vangeli canonici né dagli Atti degli Apostoli, ma assume un importante rilievo perché assimilerebbe i Dodici Apostoli, chiamati semplicemente Dodici, al Consiglio degli Anziani delle Dodici tribù che governavano insieme ai re-patriarchi di Israele. Al suo interno ognuna delle Dodici Tribù d'Israele aveva diritto ad un proprio rappresentante eletto direttamente da Dio, così come negli altri organismi di governo: i dodici scribi che sovrintendono al primo censimento di Israele e poi dei beni materiali del nemico ({{passo biblico2|Numeri|1:1}} e {{passo biblico2|Numeri|31:25-27}}), i [[kohen gadol|dodici sommi sacerdoti]] del [[Tempio di Gerusalemme]], i dodici [[Giudici d'Israele]], la successione dei [[Profeti minori|Dodici profeti]] unti dal Signore insieme ai re [[Patriarca (ebraismo)|Dodici Patriarchi]] figli di Giacobbe (così chiamati in {{passo biblico2|Atti|7:8}}) e ai patriarchi precedenti, dal re-patriarca [[Davide]] ({{passo biblico2|Atti|2:29}}) a quelli antidiuviani.<br />
In {{passo biblico2|Matteo|19:28}}, la successione patriarcale delle Dodici Tribù di Israele fu riconfermata Gesù Cristo come perennemente valida:
{{quote|Gesù disse loro: «In verità vi dico: voi che mi avete seguito, nella nuova creazione, quando il Figlio dell'uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù di Israele.|Mt 19:28}}
Tale passo risulta coerente col pieno rilancio dell'intera [[Legge mosaica]] in {{passo biblico2|Mt|5:17-20}}.