Elio: differenze tra le versioni

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== Storia ==
 
L'elio (dal greco ''helios'', sole) fu scoperto dal francese [[Pierre Janssen]] e dall'inglese [[Norman Lockyer]], indipendentemente l'uno dall'altro, nel [[1868]]. Entrambi stavano studiando la luce solare durante un'[[eclissi]] e, analizzandone lo spettro trovarono la linea di emissione di un elemento sconosciuto. [[Eduard Frankland]] confermò la scoperta di Janssen e propose che il nome dell'elemento ricordasse ''Helios'' il dio greco del sole, con l'aggiunta delldel suffisso ''-ium'' (in inglese), perché ci si aspettava che il nuovo elemento fosse un metallo. Venne isolato da Sir [[William Ramsay]] nel [[1895]], dalla [[clevite]] e definitivamente classificato come non metallo. I chimici svedesi [[Nils Langlet]] e [[Per Theodor Cleve]], lavorando indipendentemente da Ramsay, riuscirono a isolare l'elio dalla clevite all'incirca nello stesso periodo.
 
Nel [[1907]] [[Ernest Rutherford]] e [[Thomas Royds]] riuscirono a dimostrare che le particelle alfa sono nuclei di elio. Nel [[1908]] il fisico olandese [[Heike Kamerlingh Onnes]] produsse il primo elio liquido raffreddandolo a 0,9°K, un'impresa che gli valse il [[Premio Nobel]]. Nel [[1926]] un suo studente, [[Willem Hendrik Keesom]], riuscì per primo a solidificare l'elio.