Propellente solido: differenze tra le versioni

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== Invenzione ed applicazioni storiche ==
Le prime composizioni chimiche in grado di fornire spinta propulsiva si possono ritrovare intorno all'anno mille. Gli alchimisti cinesi avevano scoperto che un miscuglio di [[zolfo]], salnitro e carbone era in grado di incendiarsi sviluppando calore e gas. Essi avevano anche studiato come la variazione di composizione portasse ad ottenere un materiale utilizzabile per diversi scopi: dagli esplosivi alle cariche propulsive. I primi carichi trasportati da questi rudimentali razzi avevano sia scopo ludico (fuochi d'artificio) che militare (le ''frecce di fuoco'' erano frecce trasportate da cariche propulsive). Le conoscenze cinesi arrivarono presto nei paesi arabi e successivamente in Europa. L'utilizzo della [[Polvere da sparo|polvere nera]] si diffuse con le [[armi da fuoco]], con i [[fuochi artificiali]] e con i razzi di segnalazione.
 
Nel corso del [[XIX secolo]] in Inghilterra si iniziarono a sviluppare sistemi propulsivi di una certa portata con la produzione di veri e propri razzi incendiari di derivazione pirotecnica caratterizzati da scarsa sicurezza e affidabilità. Tuttavia, nella seconda metà dell'Ottocento, crebbe la pressione per sviluppare nuove formulazioni. Si richiedeva un aumento di sicurezza ma anche una ridotta fumosità dei prodotti di combustione (per ridurre il rischio di localizzazione) e un abbattimento dei residui solidi di combustione (per evitare sporcamento ed usura delle canne delle armi da fuoco). Lavorando a questi obiettivi, nel [[1886]] ''Paul Vieille'' riuscì ad applicare reazioni di nitrazione al cotone ([[fulmicotone]]) che, una volta dissolto in solventi, generava una massa gelatinosa di [[nitrocellulosa]].