Simplified Aid for EVA Rescue: differenze tra le versioni

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== Storia ==
Il SAFER è stato progettato come dispositivo di auto-soccorso da utilizzare nel caso in cui, nonostante l'utilizzo di dispositivi di sicurezza quali i cavi e il braccio robotico, un astronauta partecipante ad un'attività extraveicolare si venga a trovare completamente isolato e nessun veicolo possa provvedere al suo recupero.<ref name="nyt">{{cita news|url=https://query.nytimes.com/gst/fullpage.html?res=9A05E5D61F38F933A2575AC0A962958260|titolo=Shuttle Soars Into Orbit to Test Device for Space Rescues |accesso=15 gennaio 2019|editore=[[The New York Times]]|cognome=Broad|nome= William J. | data=10 settembre 1994}}</ref> L'invenzione del dispositivo si deve a [[Paul Cottingham]], [[Ted Christian]] e all'ex astronauta [[Joseph Kerwin]], i quali idearono il SAFER nell'ambito del progetto per la costruzione della [[Stazione spaziale Freedom|stazione spaziale ''Freedom'']], poi cancellato e sostituito da quello della [[Stazione Spaziale Internazionale|ISS]]. NononstanteNonostante la cancellazione del progetto ''Freedom'', l'idea non si perse comunque e il dispositivo fu finanziato dal [[Programma Space Shuttle]] e sviluppato dalla [[Lockheed Martin]] e da personale della [[NASA]] presso il [[Johnson Space Center]]. In particolare, la gestione del progetto SAFER e dei suoi test fu affidata a Ralph Anderson, uno dei [[Project manager|responsabili di progetto]] del programma Space Shuttle.
 
Il SAFER fu testato per la prima volta nello spazio il 9 settembre 1994, durante la missione [[STS-64]], quando prima [[Mark Lee (astronauta)|Mark Lee]] e poi [[Carl Meade]] effettuarono due voli liberi di prova attorno al braccio robotico [[Canadarm]] effettuando anche un test del sistema automatico di controllo d'assetto del SAFER. Quest'ultimo sistema è in grado di arrestare la rotazione incontrollata che un astronauta isolato potrebbe sperimentare nel caso di una separazione accidentale dai sistemi di sicurezza. Un altro test fu effettuato nell'ottobre 2000, nel corso della missione [[STS-92]], dagli astronauti [[Peter Wisoff]] e [[Michael López-Alegría]], i quali si allontanarono fino a 15&nbsp;m dallo Space Shuttle pur rimanendovi legati con i cavi di sicurezza.<ref>{{cita news|url=http://science.ksc.nasa.gov/shuttle/missions/sts-92/news/sts-92-mcc-15.txt |titolo=STS-92 NASA Mission Report #15|accesso=15 gennaio 2019|editore=NASA | data=18 ottobre 2018}}</ref>