Monumenti di Porto Torres: differenze tra le versioni

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; [[Basilica di San Gavino, San Proto e San Gianuario]] (1080)
[[File:Porto Torres - Basilica di San Gavino (04).JPG|miniatura|Basilica di San Gavino, San Proto e San Gianuario]]
: La basilica in [[Arte romanica|stile romanico]] più grande della Sardegna posta nell'antico borgo dei "Bainzini". Eretta sulla sommità del colle [[Angellu|Monte Agellu]] tra il [[1065]] e il [[1080]], la Basilica è dedicata ai [[martiri turritani]] [[San Gavino|Gavino]], [[Proto martire|Proto]] e [[Gianuario diacono|Gianuario]], decapitati a [[Colonia Iulia Turris Libisonis|Turris Libisonis]] verso il [[303 d.C.|303 d.C]]. sotto [[Diocleziano]] e [[Massimiano]]. Fu [[Arcidiocesi di Sassari|sede episcopale]] fino al [[1441]].
; [[Chiesa della Beata Vergine della Consolata]] (1826)
[[File:Porto Torres - Chiesa della Beata Vergine della Consolata (03).jpg|miniatura|Chiesa della Beata Vergine della Consolata]]
: Chiesa in stile [[Neoclassicismo|Neoclassico]] progettata dall'architetto [[Giuseppe Cominotti]] (lo stesso che progettò il [[Palazzo del Marchese]]) nel [[1826]]. Fu la chiesa di riferimento dei ''Portotorresi'', ovvero la popolazione portuale che viveva di pesca e commercio e che si distingueva dai ''Bainzini'', gli agricoltori che abitavano sul [[Angellu|colle di Monte Angellu]] e che si riferivano dal punto di vista religioso alla [[Basilica di San Gavino, San Proto e San Gianuario|Basilica di San Gavino]].
; [[Chiesette di San Gavino a mare e Santu Bainzu ischabizzaddu|Chiesa di San Gavino a Mare]] (1850)
[[File:San Gavino a mare Porto Torres.jpg|miniatura|Chiesa di San Gavino a Mare]]
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: Nota anche come chiesa di ''Balai lontano'', sorge sul costone di roccia dove si tramanda siano stati [[Decapitazione|decapitati]] i tre martiri il 25 e 27 ottobre del [[303 d.C.|303 d.C]]. Costruita in [[calcare]], sembrerebbe essere il rifacimento di un edificio precedente costruito di data però incerta.
; Cimitero monumentale di Cala D’Oliva
: Il cimitero storico del borgo di [[Cala d'Oliva]] che raccoglie i resti degli antenati di [[Stintino]]; il paese fondato dagli abitanti una volta abbandonata l'area nel [[1885]]<ref>{{Cita web|url=http://www.sassarinotizie.com/articolo-12664-degrado_nel_cimitero_di_cala_d_oliva_che_raccoglie_gli_antenati_di_stintino.aspx|titolo=Degrado nel cimitero di Cala d'Oliva che raccoglie gli antenati di Stintino|sito=SassariNotizie.com|accesso=31 agosto 2020}}</ref>.
; [[Cappella austro-ungarica di Sant'Efisio e San Gavino]] (1915)
: Costruita dai prigionieri di guerra austro-ungarici confinati all'Asinara negli anni dal [[1915]] al [[1916]], è decorata artisticamente dal prigioniero ungherese György Nemess<ref>{{Cita web|url=http://www.sardegnadigitallibrary.it/index.php?xsl=626&id=206379|titolo=Sardegna DigitalLibrary - Immagini - Cappella austro-ungarica di cala Reale|sito=www.sardegnadigitallibrary.it|accesso=31 agosto 2020}}</ref>.
; Cimitero italiano di Campo Faro (1916)
: Durante la prima guerra mondiale l’isola funzionò anche come luogo di cura ed isolamento per i soldati italiani di stanza in [[Albania]] che si ammalarono di [[colera]]. In questo contesto si innesta la storia dei soldati bolognesi della Brigata Savona che morirono durante la navigazione sulla nave ospedale “Re d'Italia” prima di giungere sull'isola. Perché i cadaveri dei soldati italiani fossero nettamente distinti da quelli dei prigionieri fu costruito un cimitero presso Campo Faro e lo si chiamò Cimitero Italiano<ref>{{Cita web|url=https://www.storiaememoriadibologna.it/i-cimiteri-italiano-ed-austro-ungarico-nellisola-d-2823-luogo|titolo=I cimiteri italiano ed austro-ungarico nell'isola dell'Asinara. - Storia e Memoria di Bologna|autore=D-sign.it|sito=www.storiaememoriadibologna.it|accesso=31 agosto 2020}}</ref>.