Aeromobile a pilotaggio remoto: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Siluc (discussione | contributi)
mNessun oggetto della modifica
Etichette: Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile
m →‎Droni armati: aggiungo frase con link
Riga 87:
 
La campagna dei droni contro il [[terrorismo islamista]] è iniziata il 17 aprile 2001, dopo che [[George W. Bush|Bush]] ha firmato il ''Memorandum of Notification'' per autorizzarne l’uso. Durante il governo Bush ci furono 52 attacchi, che uccisero 416 persone, di cui 167 civili. I primi attacchi con droni erano stati attuati in Afghanistan, ma il 3 novembre del 2002 si mise in atto la prima operazione nello Yemen, che inaugurò la campagna a tutti i Paesi coinvolti nella guerra al terrorismo. Obama ha ereditato il programma e lo ha esteso. Le motivazioni della scelta sono da rintracciare nell'efficienza degli attacchi con APR per eliminare gli obiettivi più difficili da raggiungere, come ad esempio [[Anwar al Awlaki]], il leader di [[al- Qaida]] di origini americane ucciso nello [[Yemen]]; e nella maggior sicurezza per i soldati americani, non più costretti a morire sul terreno per cercare gli obiettivi. Bush aveva preso la strada delle invasioni terrestri, in [[Afghanistan]] e in [[Iraq]], che erano costate migliaia di caduti. Obama ha scelto di ritirarsi, continuando però la guerra al terrorismo con l’uso dei droni. Durante la sua amministrazione, infatti, si stima che sia avvenuto un numero di attacchi nove volte superiore rispetto alla precedente di Bush, la maggior parte dei quali in Pakistan e Yemen.<ref>{{Cita web|url=http://www.lastampa.it/2015/04/24/esteri/tra-raid-mirati-e-stragi-dinnocenti-quella-guerra-fatta-con-i-droni-2HWIbvU3zfIawIiBxTdvHL/pagina.html|titolo=Raid mirati e stragi di innocenti, la guerra fatta con i droni|cognome=Mastrolilli|nome=Paolo|data=24 aprile 2015}}</ref>
Gli ultimi sviluppi in fatto di droni armati si sta spostando verso i droni kamikaze o [[munizioni circuitanti]]
 
L’uso dei droni diventa centrale, quindi, negli anni dell’amministrazione [[Obama]] per la lotta al terrorismo. La guerra contro [[al-Qaida]], in [[Pakistan]] e Yemen, e quella contro l’[[Stato Islamico (organizzazione)|ISIS]] sono caratterizzate dal massiccio utilizzo di velivoli a pilotaggio remoto, che riescono a penetrare zone dove forze militari rischierebbero ingenti perdite, colpendo i propri nemici senza preavvisi, come fanno i gruppi terroristici. Gli APR non sono, dunque, solo delle armi di supporto, ma diventano i protagonisti di una nuova strategia militare di contro-insurrezione che cerca di sfruttare tutte le tecnologie a disposizione per contrastare forze irregolari che operano nell’ombra, come appunto la [[guerriglia]] e le azioni terroristiche.<ref>{{Cita libro|autore=Gianfranco Bangone|titolo=La guerra al tempo dei droni|anno=2014|editore=Castelvecchi Editore|città=Roma}}</ref>