Comizi centuriati: differenze tra le versioni

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Come vuole la tradizione<ref>[[Tito Livio|Livio]], ''[[Ab Urbe condita libri|Ab Urbe condita]]'' I, 42.</ref> i ''comitia centuriata'' sarebbero il frutto della riforma dell'[[esercito romano|esercito]] operata da [[Servio Tullio]], sesto [[Età regia di Roma|re di Roma]], il quale, nel trasformare l'esercito per renderlo più funzionale, trasfuse anche nella vita civile della città la sua riforma, in ossequio all'ideale (già greco) del cittadino-soldato.
 
In realtà l'attribuzione a Servio di una suddivisione così precisa e valsa fino ad Augusto pare anacronistica ai critici<ref name=":0" />, per i quali a Servio si deve la sola riforma dell<nowiki>{{'</nowiki>}}''exercitus'' su base censitaria, mentre l'applicazione del medesimo sistema di riunione dei cittadini alla vita civile venne soltanto dopo il passaggio alla repubblica.
 
== Competenze ==
A quest'assemblea furono demandati i maggiori compiti di governo, il cui esercizio era riservato al popolo, (populus da intendersi chi era presente all'interno dell'esercito, quindi chi si poteva permettere un'armatura), che consistevano principalmente nell'elezione delle [[Magistrature (storia romana)|magistrature]] maggiori ([[censore (storia romana)|censura]], [[console (storia romana)|consolato]], [[pretore (storia romana)|pretura]]), nella legislazione (spesso in comunione col [[senato romano|senato]]) e nella dichiarazione di guerre.