Guerre romano-sasanidi (363-628): differenze tra le versioni

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Con la fine della [[campagna sasanide di Giuliano]] del [[363]], Gioviano aveva rinunciato all'[[Regno d'Armenia|Armenia]] ed il sovrano di Persia [[Sapore II]] era determinato a sfruttare la situazione. Il monarca [[Sasanidi|sasanide]] cominciò, infatti, a portare l'aristocrazia armena dalla propria parte, detronizzando il loro re [[arsacidi d'Armenia|arsacide]], [[Arsace II di Armenia|Arsace II]], fedele alleato di Roma, che arrestò e incarcerò, costringendolo poi al suicidio. Dispose, inoltre, di inviare una forza d'invasione contro il [[Regno di Iberia]] (odierna Georgia), e una seconda armata contro il figlio di [[Arsace III]]II, [[PapaPap di Armenia|PapaPap]], che si trovava presso la fortezza di Artogerassa, probabilmente nel [[367]]. Nella primavera seguente ([[368]]), Papa riuscì a scappare e a raggiungere l'[[imperatore romano]] [[Valente (imperatore romano)|Valente]] a [[Marcianopoli]], dove stava conducendo una campagna contro i Goti.
 
Valente mandò il generale [[Arinteo]] a ricollocare Papa sul trono armeno già l'estate seguente alla prima azione contro i Goti (nel [[369]]?), anche su richiesta della stessa nobiltà armena. Sapore reagì invadendo ancora una volta e devastando la regione. Papa riuscì nuovamente a fuggire e fu reintegrato dai Romani scortato da una forza molto più grande nel [[370]]. Sull'orlo di una nuova guerra, l'imperatore [[Valente (imperatore romano)|Valente]] risiedette presso [[Antiochia di Siria|Antiochia]], divenuta suo "quartier generale", negli anni [[369]]-[[370]]<ref>[[Zosimo (storico)|Zosimo]], ''Storia nuova'', IV, 13.2.</ref> e [[375]]<ref>[[Zosimo (storico)|Zosimo]], ''Storia nuova'', IV, 20.2.</ref>-[[378]].<ref>[[Zosimo (storico)|Zosimo]], ''Storia nuova'', IV, 21.1.</ref> La primavera seguente del [[371]], il generale Terenzio guidò forze ancora più grandi per riconquistare l'Iberia e presidiare l'Armenia nei pressi del monte Npat. Il contrattacco di Sapore in Armenia fu bloccato dai generali [[Traiano (magister peditum)|Traiano]] e [[Vadomario]] a Bagavan. Valente aveva violato il trattato del 363, difendendo con successo la propria posizione. Una tregua stipulata nell'anno della vittoria garantì una pace provvisoria per cinque anni, mentre Shapur era impegnato contro un'invasione [[Kushan]] ad est.