Sinfonia (opera): differenze tra le versioni
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In realtà, la sua nascita si deve ad un'esigenza essenzialmente pratica. Nel Settecento il teatro era un luogo in cui il pubblico si recava e passava parecchie ore, non solo per assistere alla rappresentazione di un'opera, ma anche per mangiare, stare in compagnia, giocare a carte o a dadi. Così, era necessario che a un certo punto l'orchestra si mettesse a suonare per far capire a tutti che lo spettacolo iniziava. Per dare a tutti il tempo di sistemarsi senza che nel trambusto ci si perdesse qualcosa dell'opera, nacque l'usanza di eseguire all'inizio appunto una breve sinfonia orchestrale. Dapprima queste sinfonie non erano legate all'opera che si rappresentava ma nell'ultima parte del Settecento i compositori iniziarono a trattare questa forma musicale come una vera e propria introduzione all'opera, appositamente composta. Alla fine del Settecento la Sinfonia viene così ad assumere la forma bipartita che avrà grande fortuna nella prima parte dell'Ottocento: un tempo lento seguito da un allegro, generalmente in [[forma-sonata]], che utilizza alcuni dei temi principali dell'opera ne introduce il clima. Pensiamo alla Sinfonia del ''[[Don Giovanni (opera)|Don Giovanni]]'' di Mozart, che si apre con un'anticipazione dei sinistri accordi che accompagneranno nel secondo atto l'ingresso in scena della statua del Commendatore.
Non sempre,
La forma della sinfonia operistica decade progressivamente nel corso dell'Ottocento, quando il dramma diventa sempre l'elemento centrale del teatro d'opera. Già in [[Giuseppe Verdi|Verdi]], le opere sono spesso precedute solo da un breve [[preludio]], che ha il compito di introdurci direttamente nel vivo dell'azione.
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