Polittico di Ornica: differenze tra le versioni

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Se non fosse per i tanti migranti che per sfuggire alla miseria si spostarono dopo il 1428, quando Venezia divenne dominante sul territorio bergamasco, nella laguna in cerca di fortuna, non si spiega come fosse possibile che un artista con la bottega a Venezia possa aver realizzato opere d'arte tanto importanti per alcuni paesi tanto lontani e dislocati anche dall'urbano di Bergamo nonché con un numero tanto piccolo di abitanti.<ref>Ornica non poteva avere più di 200 abitanti nel [[XV secolo]]</ref>. Questi migranti diventati poi commercianti, avendo acquistato una certa fortuna, commissionavano agli artisti veneziani pitture sacre per le chiese dei luoghi d'origine non solo per abbellirle ma anche come testimonianza di una certa buona posizione sociale ormai acquisita. Queste opere sono chiamate ''tesori degli emigranti'' e hanno consegnato un'importante ricchezza artistica alla [[val Brembana]] e [[val Seriana]]. I migranti conoscevano l'importante sviluppo artistico del [[rinascimento veneziano]], ma conoscevano anche la semplicità dei personaggi del territorio d'origine, chiedevano quindi agli artisti a cui commissionavano le opere, decorazioni ricche, in oro, con pannelli di facile interpretazione, e gli artisti si adeguavano a queste richieste proponendo opere di alto valere artistico ma che avevano ancora quell'impronta ormai superata a Venezia.<ref>{{cita|Abelàse|p. 64}}.</ref>
 
La realizzazione dei politici rispondeva anche a esigenze pratiche, erano infatti questi più facilmente trasportabili e poi ricomponibili una colta giunti a destinazione.<ref>{{cita|Abelàse|p. 65}}.</ref> La dedicazione a sant'Ambrogio ricorda che la chiesa era anticamente inserita nell'[[Arcidiocesi di Milano]], e dal 1787 in quella di [[Diocesi di Bergamo|Bergamo]].<ref name=AB>{{cita web|nome=AB|url=http://www.altobrembo.it/temi/chiesa-parrocchiale-di-santambrogio-vescovo/|titolo=Chiesa parrocchiale di Sant'Ambrogio|editore=Alto Brembo|accesso=24 maggio 2021}}</ref>
 
== Descrizione ==
Il polittico si compone di tredici pannelli disposti su tre ordini coronati dalla [[cimasa]] e inseriti nella cornice originale, e riprendono lo stile [[gotico]] della chiesa [[XV secolo|quattrocentesca]] modificata poi nel [[XVIII secolo|Settecento]].<ref>{{cita web|url= https://www.comune.ornica.bg.it/citta/turismo-e-cultura/turismo-e-cultura/chiese/Chiesa-Parrocchiale-di-SantAmbrogio/|titolo=Chiesa Parrocchiale di Sant'Ambrogio|editore=Comune di Ornica|accesso=24 maggio 2021}}</ref>
 
L'ordine inferiore ospita centrale l'immagine di sant'Ambrogio raffigurato con il [[Pastorale (liturgia)|pastorale]] e il flagello simbolo della opera castigatrice dell'eresia, sul lato sinistro sant'Antonio abate con il bastone completo di campanello e a fianco san Giovanni Battista con la pelle di pecora a ricordo del periodo nel deserto; corrispondente sul lato destro i santi Pietro con le chiavi e Paolo con un libro.<ref name=AB/> Il registro superiore ospita centrale l'immagine della Madonna col Bambino, la Vergine regge sulle ginocchia il Bambino benedicente che sta in piedi e dietro di loro un drappo rosso a indicare il dolore delle loro vita. A sinistra santa Caterina d'Alessandria con la ruota e san Gerolamo negli abiti da eremita; sul lato destro san Giacomo Maggiore con la croce e santa Chiara d'Assisi.
L'ordine superiore centrale l'immagine di Cristo in pietà, con i segni del martirio. Laterale l'angelo annunziante e la Vergine annunciata. Conclude la tavola della cimasa con Dio padre benedicente. Questa è la sola tavola non dorata ma su fondo azzurro proprio per indicare la sua presenza nell'[[Empireo]] il più alto dei cieli.<ref>{{cita web|url=https://www.altobrembo.it/tema/chiesa-parrocchiale-di-santambrogio-vescovo/|titolo=Polittico di Ornica|editore=Altobrembo val Bremabana|accesso=24 maggio 2021}}</ref>