Calciopoli: differenze tra le versioni

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=== Indagini e procedimenti disciplinari della giustizia sportiva ===
Il 19 giugno il capo dell'Ufficio Indagini della FIGC Francesco Saverio Borrelli chiuse la prima parte delle sue indagini, consegnando l'esito dell'inchiesta al procuratore federale, [[Stefano Palazzi]]. I deferimenti da parte deldi procuratore federale Stefano Palazziquest'ultimo relativamente al primo e più importante filone (coinvolgente le società che nella classifica del campionato italiano di Serie A 2005-2006 erano in posizione utile per la qualificazione alle [[Coppe calcistiche europee|coppe europee]] 2006-2007) arrivarono il 22 giugno. Dal momento che i deferimenti avevano riguardato oltre a esponenti della Lega Calcio anche dirigenti federali ed esponenti dell'AIA, il processo sportivo di primo grado non poteva tenersi presso le rispettive commissioni disciplinari – all'epoca non esisteva ancora la CDN (Commissione disciplinare nazionale) – e fu pertanto svolto presso la [[Corte di Giustizia Federale (FIGC)#La Commissione d'Appello Federale|CAF]] (storico organo chiamato solitamente a decidere in secondo grado). Il procedimento di appello conseguentemente fu tenuto presso la [[Corte di Giustizia Federale (FIGC)#La Corte Federale|Corte federale]] (organo che era solitamente chiamato in causa solo per vizi formali o per fornire pareri e interpretazioni). I due procedimenti si chiusero rispettivamente il 14 e il 25 luglio 2006, permettendo di stilare una classifica definitiva della Serie A 2005-2006 al netto delle penalizzazioni inflitte a [[Juventus Football Club|Juventus]], [[Associazione Calcio Milan|Milan]], [[ACF Fiorentina|Fiorentina]] e [[Società Sportiva Lazio|Lazio]], utilizzata per determinare i club italiani qualificati alla [[UEFA Champions League 2006-2007]] e alla [[Coppa UEFA 2006-2007]]. Sulla base della medesima classifica dopo avere sentito il parere di una commissione di tre saggi appositamente incaricata il 26 luglio 2006 la FIGC emetteva un comunicato stampa in cui riconosceva all'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]], prima classificata dopo le sanzioni inflitte a Juventus e Milan, il titolo di campione d'Italia 2005-2006. Un secondo filone di indagini coinvolse due società minori, {{Calcio Reggina|N}} e {{Calcio Arezzo|N}} (quest'ultimo militante in [[Serie B]] all'epoca). I processi sportivi relativi a questo ulteriore filone si chiusero nel mese di agosto 2006.
 
=== Ricorsi ===