Milone di Verona: differenze tra le versioni

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Figlio di [[Maginfredo I di Milano|Manfredo]] [[Conti palatini di Lomello|conte di Lomello]], fu insediato nella [[diocesi di Verona]] attorno al [[950]]-[[951|51]] grazie allo zio [[Milone Sambonifacio|Milone]] (da cui prende il nome) il quale organizzò dei negoziati economici dopo il trasferimento di [[Manasse d'Arles|Manasse]] (a cui fu pure versato un tributo) a [[arcidiocesi di Milano|Milano]]. La sua nomina fu convalidata da papa [[papa Agapito II|Agapito II]] che gli concesse una dispensa vista la giovane età.
 
Milone fu a capo della cattedra di Verona sino al [[961]], quando fu sostituito dal vecchio vescovo [[Raterio da Verona|Raterio]], sostenuto da [[Ottone I di Sassonia|Ottone I]]. Anche il fratello Egelrico, anch'egli sostenitore di Berengario II, venne privato del titolo comitale. Nel [[968]] la definitiva caduta di Raterio gli permise di riprendere possesso della diocesi, che resse sino alla morte<ref name=":1">{{Cita pubblicazione|autore=Andrea CastagnettoCastagnetti|autore2=|autore3=|anno=2003|titolo=La titolarità del comitato di Veronaper il conte Egelrico (955-961) e l’incipiente dinastizzazione dell’ufficio da un documento del Mille|rivista=«Studi storici Luigi Simeoni»|volume=|numero=LIII|pp=22-23|url=https://www.academia.edu/8139951/La_titolarit%C3%A0_del_comitato_di_Verona_per_il_conte_Egelrico_955_961_e_l_incipiente_dinastizzazione_dell_ufficio_da_un_documento_del_Mille_Studi_storici_Luigi_Simeoni_LIII_2003_pp_16_41?email_work_card=title}}</ref>.
 
== Note ==