Cosa fatta capo ha: differenze tra le versioni

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[[File:Matrimonio medievale - le nozze di Buondelmonte.jpg|thumb|[[Francesco Saverio Altamura]], ''Matrimonio medievale: le nozze di Buondelmonte'']]
 
La storica frase molto antica risale all'episodio dell'offesa fatta da un personaggio storico fiorentino del primo Duecento [[Buondelmonte de' Buondelmonti]] alla famiglia degli [[Amidei]]. Buondelmonte per riparare a una zuffa avvenuta con gli Amidei <ref>Durante un banchetto, un giullare burlone tolse all'improvviso un piatto davanti a Buondelmonte dei Buondelmonti e a Uberto degli Infangati: il primo non accettò lo scherzo e se la prese a male e allora un terzo convitato, Odarrigo (o Arrigo) de' Fifanti, noto sobillatore di risse, accusò villanamente Uberto della scomparsa del piatto. Questi rispose a tono ("Tu menti per la gola!") , accusando Oddo di essersi intromesso nella discussione per prendersi il piatto; questi reagì a sua volta lanciando in faccia a Uberto un tagliere pieno di carne. Finito il banchetto, mentre si sparecchiava, si scatenò una rissa durante la quale Buondelmonte aggredì Odarrigo con un coltello e lo ferì al braccio. ([https://www.academia.edu/1618342/Il_convito_del_1216._La_vendetta_all_origine_del_fazionalismo_fiorentino_Annali_di_Storia_di_Firenze_I_2006_pp._9-36 in Enrico Faini, '' Il convito del 1216. La vendetta all’origine del fazionalismo fiorentino'', pp.9-36]</ref> aveva promesso di sposare una ragazza della loro famiglia, ma poi aveva rottoruppe il fidanzamento, perché si era nel frattempo innamorato di una donna di casa [[Donati]]. Il mancato matrimonio fu visto come una terribile offesa dagli Amidei, i quali giurarono di vendicarsi.
 
Gli Amidei tennero consiglio sul da farsi, «''e benché alcuni discorressero i mali che da quella cosa dovessero seguire, il [[Mosca dei Lamberti|Mosca Lamberti]] disse, che chi pensava assai cose, non ne concludeva mai alcuna, dicendo quella trita e nota sentenza: Cosa fatta, capo ha''» <ref>''Opere di [[Niccolò Machiavelli]] cittadino e segretario fiorentino'', Volume 1, 1813, p.67</ref> nel senso che una risoluzione, per quanto drastica, era sempre meglio di una paralizzante immobilità nell'indecisione.
 
L'avvenimento è ricordato da [[Dante Alighieri]] che giudica severamente Mosca Lamberti accusandolo con la sua sentenza di aver dato l'avvio alla vendetta degli Amidei che causarono tra i cittadini partigiani dei Buondelmonti e quelli sostenitori degli Amidei, una divisione dalla quale si sviluppò quella tra [[Guelfi]] e [[Ghibellini]]:
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«gridò: "Ricordera' ti anche del Mosca,
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</poem>
 
[[Giovanni Villani]] racconta quasi benevolmente le vicende relative all'uccisione di Buondelmonte, ritraendolo come «molto leggiadro e bello cavaliere.» spinto dall'amore a sposare un'altra donna <ref>[[Giovanni Villani]], ''Nova Cronica'', V, 38</ref>.
 
==Note==