Caserma Aldo Turinetto: differenze tra le versioni

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La '''caserma "Aldo Turinetto"''' è stata una [[caserma]] (ora smilitarizzata) di [[Albenga]], in [[provincia di Savona]], [[Liguria]], situata tra la strada statale 582 (al numero 11) e Viale Martiri della Foce (lungo la sponda sinistra del fiume [[Centa]]).
Fu eretta nel [[1955]]-[[1957]] e dedicata all'albenganese [[sottotenente]] degli [[alpini]] [[Aldo Turinetto]], che cadde eroicamente il 5 maggio [[1942]] a Niksic (Montenegro) durante l'[[occupazione italiana del Montenegro e del Sangiaccato]] della [[Secondaseconda Guerra Mondiale]] e fu decorato di [[medaglia d'oro al valor militare]].
 
La struttura ospitò inizialmente il 5&nbsp;°C.A.R. (Centro addestramento reclute) dell'Arma Aeronautica. Poi, dal 1º luglio 1958 fino alla metà degli [[anni 1970|anni settanta]], fu reparto del C.A.R. dell'89º Reggimento Fanteria "Salerno", quest'ultimo trasferito successivamente internamente a [[Salerno]].<br />
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La struttura è costituita da una [[fortezza]] rettangolare, dall'altezza di circa 3 metri e a nord della fortezza possiamo trovare il [[cancello]] d'ingresso della caserma al numero 11 della strada statale 582, unito da due edifici, accanto alle quali a est della fortezza si trovano altri due edifici appartenenti al comandante della caserma. All'interno, oltre la [[piazza]] dell'adunata, anche 6 baracche: 3 baracche a est e altre 3 baracche a ovest. Infine, a sud, possiamo trovare la cucina e la mensa truppe del reggimento, sopra la quale è posta una [[cisterna]] dell'acqua. La polveriera si trovava interrata sotto il campo da calcio.<br />
La Turinetto fu legata anche ad un'altra caserma di [[Albenga]], la Caserma Piave, sita lungo la via omonima, in località Vadino, altresì utilizzata come poligono di tiro e sede dei [[bersaglieri]], fondata nel [[1930]] e dismessa nel [[2010]]<ref>[http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2010-10-14/caserma-albenga-ammaina-bandiera-151154.shtml La caserma di Albenga ammaina la bandiera - Il Sole 24 ORE<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
==Aldo Turinetto==
Aldo Turinetto nacque ad [[Albenga]] il 18 marzo 1919 da Paolo Turinetto e Angiolina Maglio (1890-1943). Il padre Paolo (1882-1969) era Cavaliere e aveva studiato ragioneria; Aldo aveva anche un fratello, Turinetto Claudio (1922-2013). A 16 anni entra al collegio Collegio Militare di Milano dal 1935 al 1938, quindi entra all’Accademia di Modena nel marzo 1938 dove frequenta il ''Corso Carattere'', per arrivare nell’agosto del 1940 quando venne promosso sottotenente e destinato al 3º reggimento alpini mobilitato, che si trovava in zona di guerra. Nello stesso anno a novembre frequenta il ''Corso di Applicazione'' a Parma quindi ancora al ''Corso Rocciatori'' ad Aosta. Ritornato nell’aprile 1941 al reggimento, passò col suo battaglione “Val Chisone” a far parte del 4º gruppo alpini “Valle” di nuova costituzione. Viene quindi assegnato alla 230ª compagnia che partì per il Montenegro il 14 dicembre del 1940 sotto il comando del generale [[Alessandro Pirzio Biroli]]; solo 4 giorni dopo ebbe il battesimo del fuoco. Era sottotenente del 3º alpini quando come comandante del plotone esploratori durante un attacco contro una postazione nemica morì eroicamente il 5 maggio 1942 a soli 23 anni. Si trovava a quota 852 m sul monte [[Uzdomir]] nella città montenegrina di [[Niksic]]; arrivò per primo in vetta e a detta dei suoi commilitoni il suo sacrificio è stato significativo non solo per la conquista del punto strategico ma anche per aver salvato parte del battaglione, che in fase di attacco si era trovato in una situazione critica. Questo gli valse la medaglia d'oro al valor militare. La motivazione ufficiale recita:
 
{{quote|Comandante di plotone durante un attacco contro importante posizione fortemente presidiata, si lanciava all’assalto alla baionetta e con le bombe a mano alla testa dei suoi alpini e, superato con irruente impeto un tratto di terreno scoperto, violentemente battuto dal fuoco di mitragliatrici nemiche, giungeva per primo sulla posizione contesa. Contrattaccato, benché ferito, continuava nella lotta. Esaurite le munizioni, si slanciava su di un avversario e, strappatogli il fucile, manovrando questo a modo di clava, continuava con i pochi superstiti nell’accanita resistenza, finché colpito a morte, immolava eroicamente la vita alla Patria.}}
 
Gli ultimi parenti conosciuti vivono nella cittadina piemontese di [[Cumiana]], città di origine della famiglia. Alla figura di Aldo Turinetto sono state intitolate vie sia a Cumiana ([[Torino|TO]]) che a Cesano ([[Roma]]). A Cumiana si organizza ogni anno un concorso di modellismo militare intitolato ad Aldo Turinetto.
 
==Riqualificazione==