Analessi: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Bot: template:apostrofo |
"famosissimi" rimossi, leggero overlinking corretto. Rimossa parte sulle serie tv, inutile e superficiale |
||
Riga 10:
Nell'analessi o flashback ci possono essere discorsi diretti.
Spesso, le analessi sono utilizzate per narrare fatti accaduti prima dell'inizio della sequenza di eventi che corrisponde alla storia primaria. La loro funzione principale è quella di colmare le lacune presenti nelle informazioni che si hanno su alcuni fatti cruciali: ad esempio, un flashback sulle origini di un personaggio mostra allo spettatore gli elementi-chiave che hanno contribuito al suo sviluppo durante gli anni della crescita. A volte, però, l'utilizzo del dispositivo viola apertamente il suo carattere esplicativo e viene utilizzato per confondere lo spettatore e creare un colpo di scena, come accade nel
Solitamente, questa tecnica è utilizzata per creare [[suspense]] in una storia, o per sviluppare al meglio un personaggio, fornendo allo spettatore maggiori informazioni sul suo retroterra. A seconda del momento temporale che si sceglie di raccontare, vi sono due tipi di analessi: quella interna, che descrive un momento precedente all'interno del periodo narrato (ad esempio, se la storia racconta gli anni che vanno dal 1998 al 2005, e si è arrivati al 2004, il flashback potrebbe riguardare il 2001); e quella esterna, che invece narra un evento che comincia e termina prima dell'inizio della storia primaria (nel caso dell'esempio, potrebbe trattarsi del 1996).
Riga 18:
== Esempi principali ==
=== Letteratura ===
A livello letterario, un primo
Per quanto riguarda la tradizione britannica e statunitense, invece, le analessi furono frequentemente utilizzate dallo scrittore [[Ford Madox Ford]] e dal [[poeta]], autore, storico e studioso di [[mitologia]] [[Robert Graves]] come fonte di ispirazione. Lo scrittore statunitense [[Thornton Wilder]], inoltre, può essere considerato il progenitore del moderno disastro epico presente nella letteratura e nel cinema, grazie al suo libro del
Nell'[[epica]] classica troviamo un ''flashback'' nell'[[Odissea]] (libri IX-XII) quando [[Ulisse]] racconta le sue passate peripezie alla corte di [[Alcinoo]] re dei [[Feaci]] e uno nell'[[Eneide]] di [[Publio Virgilio Marone]] (libri II - III) dove [[Enea]] a [[Cartagine]] racconta le sue passate vicende alla regina [[Didone]]. [[Alessandro Manzoni]] nel [[romanzo]] ''[[I promessi sposi]]'' narra in ''flashback'' la storia di Ludovico ([[padre Cristoforo]]) nel capitolo IV, quella di Gertrude (la [[monaca di Monza]]) nei capitoli IX-X, quella dell'[[Innominato]] nel capitolo XIX e quella del [[cardinale]] [[Federico Borromeo]] nel XXII.
Riga 35:
Nella pratica cinematografica questi salti temporali vengono resi riconoscibili attraverso una serie di espedienti linguistici ricorrenti: per esempio, quando il flashback è associato a uno dei personaggi spesso la macchina da presa si avvicina al volto e una dissolvenza introduce la visualizzazione del ricordo; altro espediente è quello di sfumare i margini dell'inquadratura o di caratterizzare la fotografia delle scene del ricordo con colori diversi (generalmente in [[bianco e nero]]) dai colori naturali del resto della pellicola. Tramite queste soluzioni lo spettatore è in grado di riconoscere l'anacronia e di ricomporre mentalmente la successione logico-temporale dei fatti. L'uso di tali marche discorsive è tipico soprattutto del cinema classico, mentre molta cinematografia moderna e contemporanea tende a impiegare il flashback nell'ottica di una maggiore libertà e frammentazione del tempo narrativo, rendendo più difficile per lo spettatore seguire gli 'slittamenti' tra tempo della storia e tempo del discorso. Un esempio celebre è dato da ''[[Hiroshima mon amour|Hiroshima Mon Amour]]'' (1959) di [[Alain Resnais]], in cui tramite il [[montaggio]] i ricordi della protagonista punteggiano il film accavallandosi con il presente in modo inatteso, associando il dolore storico e collettivo ai ricordi privati del personaggio.
L'utilizzo del flashback sul grande schermo può essere fatto risalire a [[David Wark Griffith]], considerato come il padre fondatore del cinema narrativo stesso. Uno dei primi esempi di questa tecnica, infatti, si ritrova in ''[[Intolerance]]'', suo
Agli esordi, però, questo dispositivo è usato in maniera
Nel cinema statunitense classico, la stragrande maggioranza dei film di ambientazione processuale utilizza i flashback come espediente narrativo: in questi casi gli eventi passati vengono visualizzati attraverso il racconto di un testimone, o la confessione di un criminale sottoposto a interrogatorio.
Riga 42:
Alle volte, un flashback può essere inserito all'interno di una pellicola, anche se esso non era presente nell'originale da cui essa è stata tratta. Ad esempio, la versione cinematografica del 1956 di ''Carousel'' – un [[musical]] di [[Rodgers e Hammerstein]] – presenta un'analessi atta ad attutire, in qualche modo, l'impatto drammatico del dipanarsi della storia, poiché Carousel era considerato insolitamente forte per essere un musical. Anche nella versione cinematografica di ''[[Camelot]]'' (1967) è stato aggiunto un flashback. In questo caso, il motivo non è da ricercarsi nella volontà di attutire il colpo di uno sviluppo narrativo successivo, ma – a detta dello sceneggiatore [[Alan Jay Lerner]] – nel fatto che l'opera teatrale aveva subito una serie di critiche per via del suo brusco cambio di registro, che spaziava dalla commediola alla tragedia in un battito di ciglia.
Occasionalmente, una storia può contenere un flashback con all'interno un'ulteriore analessi, come accade, ad esempio, nel
Un altro regista indiano che sperimenta con i flashback è [[Satyajit Ray]], che in ''Pratidwandi'' (1971) utilizza per primo la pellicola in negativo per la rappresentazione di scene dal passato.
Un buon esempio sia di analessi sia di [[prolessi]] è rappresentato dalla prima scena di ''[[La Jetée]]'' (1962): quello che si vede – come lo spettatore imparerà qualche minuto dopo – è, infatti, un flashback del passato (dato che il presente della diegesi del film è ambientato subito dopo la [[terza guerra mondiale]]) che – alla fine della pellicola – si rivelerà essere anche una prolessi, dato che l'uomo morente visto dal ragazzo è, in realtà, il giovane stesso. In altre parole, egli sta profeticamente assistendo alla sua morte; in questo modo, abbiamo un'analessi e una prolessi nella medesima scena.
Come nella letteratura, ovviamente i flashback possono anche essere disposti in ordine non cronologico, come scelse di fare [[Orson Welles]] nel suo
Anche se sono generalmente usate per fare chiarezza su un importante evento del passato, le analessi possono anche avere un narratore inattendibile, come avviene nella
Verso la fine della sua vita, il regista [[Howard Hawks]] si dichiarò orgoglioso del fatto che nessuno dei suoi film abbia utilizzato flashback.
== Prolessi ==
|