Simone Luzzatto: differenze tra le versioni

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== Cenni biografici ==
[[File:Simone Luzzato Discorso circa il stato de gl'Hebrei.jpg|thumb|''Discorso circa il stato de gl'Hebrei, et in particolar dimoranti nell'inclita citta di Venetia, di Simone Luzzatto rabbino hebreo, et e vn'appendice al Trattato dell'openioni e dogmi de gl'Hebrei dall'vniuersal non dissonanti, e de' riti loro più principali'', Venezia, 1638]]
Condivise con [[Leone Modena]] la guida spirituale del [[Ghetto di Venezia]], dove visse tutta la vita. Visse in condizione di relativa ricchezza, cominciando a pubblicare i suoi [[responsa]] da giovane. Nel [[1618]] raccolse, su richiesta della comunità ebraica di [[Padova]] una buona somma di denaro da inviare in beneficenza a [[Gerusalemme]] e a [[Salonicco]], contribuendo anche al riscatto di diversi ebrei che erano divenuti schiavi. Nel [[1631]] fu tra i fondatori (poi direttore) della scuola [[Aschenaziti|ashkenazita]]. Dopo la morte del Modena ([[1648]]) divenne presidente dell'assemblea dei rabbini della città, contribuendo a favorire l'integrazione della comunità ebraica all'interno della società veneziana del tempo.
 
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==Opere==
[[File:Simone Luzzatto Socrate ouero Dell'humano sapere.jpg|thumb|''Socrate ouero Dell'humano sapere esercitio seriogiocoso di Simone Luzzatto hebreo venetiano. Opera nella quale si dimostra quanto sia imbecile l'humano intendimento, mentre non e diretto dalla diuina riuelatione'', Venezia: Tomasini, 1651]]
*''Discorso circa il stato de gl'Hebrei, et in particolar dimoranti nell'inclita citta di Venetia, di Simone Luzzatto rabbino hebreo, et e vn'appendice al Trattato dell'openioni e dogmi de gl'Hebrei dall'vniuersal non dissonanti, e de' riti loro più principali'', Venezia: Gioanne Calleoni, 1638; anche in facsimile a cura di Riccardo Bachi, Bologna: Forni, 1976
*''Socrate ouero Dell'humano sapere esercitio seriogiocoso di Simone Luzzatto hebreo venetiano. Opera nella quale si dimostra quanto sia imbecile l'humano intendimento, mentre non e diretto dalla diuina riuelatione'', Venezia: Tomasini, 1651