Fausto Coppi: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 47:
}}
 
Professionista dal 1939 al 1960, soprannominato ''il Campionissimo'' o ''l'Airone'', fu il corridore più famoso e vincente dell'epoca d'oro del ciclismo ed è considerato uno dei più grandi corridorie popolari atleti di tutti i tempi:<ref name="cuneopinerolo">{{cita news|url=http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/dossier/Sport/2009/giro-italia/approfondimenti/fausto-coppi-libro-alberati.shtml|titolo=Coppi e quella fuga leggendaria nella Cuneo-Pinerolo di 60 anni fa|accesso=29 agosto 2014|pubblicazione=www.ilsole24ore.com|autore=Massimo Donaddio|data=18 maggio 2009}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.pezcyclingnews.com/?pg=fullstory&id=7195|titolo=Book Review: The Heron And The Icon|accesso=11 novembre 2009|data=25 giugno 2009|editore=pezcyclingnews.com}}</ref><ref name=dizbio/> formidabile [[passista]], eccezionale [[Scalatore (ciclismo)|scalatore]], e dotato di un buono spunto veloce, era un corridore completo e adatto ad ogni tipo di [[ciclismo su strada|competizione su strada]].<ref name=dizbio/>
 
S'impose sia nelle più importanti [[Corsa a tappe|corse a tappe]] sia nelle maggiori [[classiche]] di un giorno. Vinse cinque volte il [[Giro d'Italia]] ([[Giro d'Italia 1940|1940]], [[Giro d'Italia 1947|1947]], [[Giro d'Italia 1949|1949]], [[Giro d'Italia 1952|1952]] e [[Giro d'Italia 1953|1953]]), record condiviso con [[Alfredo Binda|Binda]] e [[Eddy Merckx|Merckx]], e due volte il [[Tour de France]] ([[Tour de France 1949|1949]] e [[Tour de France 1952|1952]]), diventando anche il primo ciclista a conquistare le due competizioni nello stesso anno. Fra i successi nelle gare in linea vanno ricordate le cinque affermazioni al [[Giro di Lombardia]] (1946, 1947, 1948, 1949 e 1954), record, le tre vittorie alla [[Milano-Sanremo]] (1946, 1948 e 1949), e i successi alla [[Parigi-Roubaix]] e alla [[Freccia Vallone]] nel 1950. Vinse il [[Campionati del mondo di ciclismo su strada|Campionato del mondo]] nel [[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1953|1953]], e primeggiò anche nel [[ciclismo su pista]], vincendo il [[Campionati del mondo di ciclismo su pista|Campionato del mondo]] d'[[inseguimento]] nel 1947 e nel 1949. Fu [[Record dell'ora|primatista dell'ora]] (con {{M|45.798|u=km}}) dal 1942 al 1956.
 
Leggendaria fu la sua [[Rivalità Coppi-Bartali|rivalità]] con [[Gino Bartali]], che divise l'[[Italia]] nell'immediato [[dopoguerra]] (anche per le presunte diverse posizioni [[politica|politiche]] dei due): celebre nell'immortalare un'intera epoca sportiva - tanto da entrare nell'[[immaginario collettivo]] degli italiani - è la foto che ritrae i due campioni mentre si passano una bottiglietta durante la salita al [[Col du Galibier]] al Tour del 1952.<ref>Non fu mai completamente chiarito se fosse stato Coppi a passare la bottiglia a Bartali o viceversa. La foto, scattata dal fotografo Carlo Martini, fu in realtà preparata: Martini si mise d'accordo coi due corridori e col direttore di gara, diede quindi la bottiglia a un suo amico e gli disse di porgerla ai due mentre passavano.</ref><ref>{{cita web|url=http://www.ilgiornale.it/cultura/coppi_bartali_e_quella_foto__entrata_mito_due_ruote/borraccia-fotogiornalismo-vito_liverani-bartali-coppi-ciclismo/20-05-2009/articolo-id=352639-page=0-comments=1|titolo=Coppi, Bartali e quella foto entrata nel mito delle due ruote|accesso=11 novembre 2009|data=20 maggio 2009|editore=ilgiornale.it}}</ref>
Leggendaria fu la sua [[Rivalità Coppi-Bartali|rivalità]] con [[Gino Bartali]], che divise l'[[Italia]] nell'immediato [[dopoguerra]] (anche per le presunte diverse posizioni [[politica|politiche]] dei due).
 
Coppi è anche noto per aver cambiato l'approccio alle competizioni ciclistiche, grazie al suo interesse per la [[dieta]], per gli sviluppi tecnici della [[bici da corsa|bicicletta]], per i metodi di [[allenamento]] e la [[medicina sportiva]]. Le sue imprese e le tragiche circostanze della morte ne hanno fatto un'[[Icona (società)|icona]] della storia sportiva italiana, di popolarità e fama ancora oggi immutate.