Sistema viario di Genova: differenze tra le versioni

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Dal nodo di Genova partono [[Autostrade in Italia|quattro autostrade]], la [[Autostrada A7 (Italia)|A7 Autostrada dei Fiori/Serravalle]] (originariamente nota come Camionale, realizzata negli [[anni 1930|anni trenta]] del [[XX secolo]] come sostituta della [[strada statale 35 dei Giovi]], collega la città con [[Milano]]), la [[Autostrada A10 (Italia)|A10 dei Fiori]] (che collega la città con [[Ventimiglia]]), la [[Autostrada A12 (Italia)|A12 Azzurra]] (nel tratto Genova-[[Rosignano Marittimo]]) e la [[Autostrada A26 (Italia)|A26 dei Trafori]] (la più recente, che collega il ponente genovese, dal quartiere di [[Voltri]], con la [[Pianura padana]] terminando a [[Gravellona Toce]], il cui primo tratto affianca il percorso della [[strada statale 456 del Turchino]]).
 
Le autostrade A7 e A26 sono poi connesse tra di loro sia all'altezza di [[Novi Ligure]], in [[provincia di Alessandria]] e, sia più a nord, tramite l'[[Autostrada A21 (Italia)|A21]], nel tratto tra [[Tortona]] ed [[Alessandria]].
 
In ambito urbano una dei punti più notevoli della tratta autostradale, sul percorso dell'A10, nonché spesso collo di bottiglia per la circolazione, era il [[viadotto Polcevera|viadotto]] sul torrente [[Val Polcevera|Polcevera]], noto anche come ponte Morandi (dal nome del progettista, l'ingegnere [[Riccardo Morandi]], lunghezza di 1.182 m, un'altezza al piano stradale di 45 m, sorretto da tre pilastri di [[Calcestruzzo armato|cemento armato]] che raggiungono i 90 metri di altezza). Inaugurato nel [[1967]], dopo 4 anni di lavori, a partire dalla fine degli anni '80 ha necessitato di diversi interventi di manutenzione straordinaria: gli elevati costi di manutenzione avevano fatto ipotizzare, nell'ambito del futuro potenziamento del nodo autostradale genovese, una sua eventuale demolizione. La parte centrale del viadotto è crollata il 14 agosto 2018, costringendo per quasi due anni a far confluire il traffico di attraversamento nella viabilità ordinaria. È stato sostituito nel 2020 dal nuovo Ponte San Giorgio.