Rinascita (rivista): differenze tra le versioni

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Fin dal primo numero apparve sulle pagine della [[rivista]] la pubblicazione delle [[Lettere dal carcere]] di [[Antonio Gramsci|Gramsci]] che continuò negli anni seguenti e comparvero i primi articoli di [[polemica]] della [[letteratura]] e cultura del [[ventennio]] [[fascismo|fascista]].
 
Uno dei meriti di Rinascita è stato quello di saper esprimere la posizione del PCI pur ospitando [[Articolo (giornalismo)|articoli]] e interventi anche di [[intellettuale|intellettuali]] di formazione non [[marxismo|marxista]].<br />Nel [[1965]] andava ad aggiungersi come supplemento mensile di "Rinascita" la rivista autonoma "[[Il Contemporaneo]]" fondata da [[Romano Bilenchi]], [[Carlo Salinari]] e [[Antonello Trombadori]].
 
Nell'agosto [[1989]] ''Rinascita'' sospese le pubblicazioni per riprenderle cinque mesi dopo (gennaio [[1990]]), sotto la direzione di [[Alberto Asor Rosa]] (nominato nell'ottobre 1989), con una nuova numerazione ede un nuovo formato, fino al 18 febbraio [[1991]] quando uscì in edicola ill'ultimo numero conclusivo di ''Rinascita''. Alla sua fine, il settimanale del neonato [[Partito Democratico della Sinistra]], poteva contare su appena 16 giornalisti e 5 collaboratori. Le vendite erano ormai crollate a 12-13 mila copie con un deficit annuo di 3 miliardi di Lire.
 
La ''Società Rinascita editorialeEditoriale srl''S.r.l., entrata nella proprietà dei [[Democratici di Sinistra]], è stata ceduta il 2 dicembre [[1998]] ad [[Achille Occhetto]].
 
==Direttori==