Biopsia renale: differenze tra le versioni

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ho inserito qualche dato "tecnico" che spero possa essere utile
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La '''biopsia renale''' è una tecnica diagnostica che consente di prelevare piccole porzioni (frustoli) di tessuto renale per esaminarli al microscopio ottico ed elettronico e all'immunofluorescenza.
{{A|motivo=informazioni minime, quasi tautologica|argomento=medicina|mese=settembre 2007|firma=[[Utente:Salvatore Ingala|Salvatore Ingala]] <small>([[Discussioni utente:Salvatore Ingala|conversami]])</small> 23:05, 21 set 2007 (CEST)}}
Si esegue quando si sospetta una malattia renale primitiva (ad esempio una glomerulonefrite) o conseguente ad altre patologie come diabete o ipertensione.
La '''[[biopsia]] renale''' è l'analisi dei tessuti delle [[ghiandole renali]] volta a verificare possibili patologie ad esse connesse.
La tecnica più comune è quella percutanea ecoguidata: il paziente è disteso sul lettino in posizione prona o, talvolta, sul fianco; mediante la sonda ecografica si ricerca il polo inferiore del rene sinistro e, previa anestesia locale, l'ago bioptico montato sulla sonda viene introdotto attraverso la cute fino al rene. Dopo la biopsia il paziente resta in posizione prona per alcune ore e degente a letto per 24 ore. Non deve inoltre effettuare sforzi fisici nelle successive due settimane.
 
Esistono alcune controindicazioni alla biopsia, per esempio le alterazioni degli esami della coagulazione, l'ipertensione arteriosa non controllata,la presenza di un rene unico (eccetto il rene trapiantato), nonchè malformazioni, tumori o ascessi renali.
 
--[[Utente:Marilenna|Marilenna]] 21:07, 10 nov 2007 (CET)
 
 
 
[[categoria:diagnostica medica]]