Ammostamento: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 32:
==Vasca di ammostamento==
[[File:Mashtun-empty.jpg|thumb|Vasca di ammostamento vuota con in evidenza il meccanismo integrato per il rimescolamento del mosto.]]
 
In generale, il tino usato per l'ammostamento è denominato "ammostatore".
Nei grandi birrifici, nei quali l'uso ottimale dell'attrezzatura è economicamente necessario, è presente almeno un recipiente appositamente dedicato all'ammostamento, due se si eseguono processi di decozione. Tali recipienti sono dotati di un meccanismo per il riscaldamento del mosto (spesso [[vapore acqueo|vapore]]), di un buon [[isolamento termico]], necessario per le fasi a temperatura costante, e di un meccanismo per il rimescolamento del mosto stesso, necessario per mantenerne il più possibile uniforme la temperatura ed evitare che il malto si bruci. Inoltre è solitamente presente anche un meccanismo per la periodica pulizia profonda della vasca, anche questa non è sempre necessaria in quanto il mosto che vi è contenuto viene portato ad [[ebollizione]] e quindi tra un ammostamento e l'altro è spesso sufficiente effettuare un semplice risciacquo con acqua.
 
I birrifici più piccoli usano spesso per l'ammostamento un tino che funge sia da ammostatore che bollitore (a seconda della fase) o una vasca di [[Birrificazione#Chiarificazione|chiarificazione]]. In quest'ultimo caso il fabbricante di birra limita in genere l'ammostamento a un'infusione fatta in un unico stadio, per non rischiare di ritrovarsi con una vasca non completamente adatta al processo di chiarificazione.
 
I recipienti sono chiamati in vario modo: ammostatore (termine specifico), tino, vasca, caldaia, (bollitore, tinoè il termine specifico quando il recipiente si usa per la successiva fase di cottura del mosto). Il nome tradizionale '''cotta'''<ref>[http://www.openlabto.org/attivita/incontri-openhardware/open-bier openbier — Associazione Prometeo<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150210203551/http://www.openlabto.org/attivita/incontri-openhardware/open-bier |data=10 febbraio 2015 }}</ref> si usa per designare il risultato dell'ammostamento (in termini di cottura da cui il nome "cotta"), nonché della successiva fase di bollitura, e a volte, per traslazione, anche il recipiente stesso (soprattutto quando è antico). Nei birrifici si usa spesso dire "prepariamo le cotte", "la cotta successiva", "travasa la cotta" e simili.
 
==Selezione degli ingredienti==