Bambini di Terezín: differenze tra le versioni

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Nonostante questi "privilegi", le condizioni di vita erano durissime. I detenuti dovevano vivere in una serie di baracche collocate in una stretta e fangosa striscia di terra lunga 600&nbsp;m e larga 160&nbsp;m, circondata da una recinzione elettrificata. A capo della sezione era Arno Böhm, un criminale tedesco, considerato uno dei Kapò più spietati di Auschwitz.<ref>[http://www.ghetto-theresienstadt.info/pages/f/familienlagerth.htm Familienlager Auschwitz].</ref> I bambini al pari degli adulti soffrirono per la fame, il freddo, la fatica, le malattie, la disciplina e la scarsa igiene. Il tasso di mortalità non era più basso che nel resto di Auschwitz (superando il 20%).
 
I prigionieri scoprirono presto che il trattamento "privilegiato" era a termine, per soli 6 mesi. L'8 marzo 1944 e quindi tra il 10 e il 12 luglio 1944 (quando il campo per famiglie fu definitivamente chiuso) la maggior parte di essi (inclusi quasi tutti i bambini) furono condotti alle camere a gas. Solo un centinaio di adolescenti (ed alcune coppie di gemelli inclusi tra i [[bambini di Mengele]]) sopravvissero alle selezioni.
 
Tra i bambini deportati nel campo per famiglie ci fu anche [[Hanuš Hachenburg]], il giovanissimo poeta di Terezin che vi giunse con la madre nel dicembre 1943. Non sappiamo se abbia frequentato la baracca dei bambini (aveva già compiuti i 14 anni). Sappiamo però che anche a Birkenau continuò a scrivere poesie. Un suo poema, ''Gong'', divenne così popolare che si dice fosse memorizzato da molti prigionieri.<ref>Hanuš Hachenburg, ''Hned vedle bílá barva mráčků'' (sbírka básní Hanuše Hachenburga), Vydal v Praze Baobab: Přírodní škola, 2010, ISBN 978-80-87060-34-6.</ref> Hanuš non sopravvisse alla liquidazione del campo; vi morirà il 10 luglio 1944.