Grazia d'Arzago: differenze tra le versioni

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La richiesta fatta a Pinamonte indica la volontà della monaca di riportare il monastero agli ideali dell'origine così come erano raffigurati nelle miniature degli scritti. Tra i disegni vi è l'immagine di Pinamonte che consegna la biografia della santa alle monache raffigurate con abiti colorati, mentre un affresco conservato nel convento raffigura Grazia inginocchiata che consegna il manoscritto a santa Grata fondatrice. Grazia aveva scelto Pinamonte perché questi aveva scritto la regola della congregazione caritativa più importante di Bergamo, e lei a questo voleva riportare l'ordine fondando un ospizio caritativo così come sarebbe stato voluto da Grata. Grazie si iscrisse con alcune monache alla confraternita laicale e il suo esempio fu seguito da una cinquantina di donne che abitavano in prossimità di via Arena. Anche le monache [[Ordine di San Benedetto|benedettine]] di [[Ex convento di Santa Maria in Valmarina|Valmarina]] seguirono il suo esempio.<ref>{{cita|Brolis|p.114}}.</ref>
 
La collaborazione con le monache di un monastero rurale posto lontano dalle mura di Bergamo, indica la scelta di Grazia di ''uscire'' dalle mura claustrali,<ref>Serve considerare che la clausura del Trecento non è la medesima dei secoli successivi che imponeva la massima chiusura.</ref>
 
== Note ==