Pigmalione di Tiro: differenze tra le versioni

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|Punto = no
|FineIncipit = è stato un leggendario re di [[Tiro]]
}},<ref name=":01">{{Cita libro|autore=[[Michel Gras]]|autore2=Pierre Rouillard|autore3=Javier Teixidor|titolo=L'universo fenicio|anno=1989|editore=[[Giulio Einaudi Editore|Einaudi]]|ppp=199}}</ref> figlio di [[Belo]] e fratello di [[Didone]]. Viene identificato con il personaggio storico di '''Pumayyaton'''<ref>Una lista dei re di Tiro è desunta da due opere di [[Giuseppe Flavio]], il ''[[Contro Apione]]'' i. 18, 21, e le ''[[Antichità giudaiche]]'' viii. 5.3; 13.2. Tale lista si basava su [[Menandro di Efeso]], che aveva desunto le sue informazioni dalle cronache di Tiro. ([http://www.jewishencyclopedia.com/view.jsp?artid=256&letter=P ''Jewish Encyclopedia'': "Phenicia"]).</ref>, figlio del re di Tiro [[Mattan I]] ([[829 a.C.|829]]-[[821 a.C.]]),<ref>[http://www.bartleby.com/67/109.html Stearns, Peter N., et al., ''The Encyclopedia of World History.'' II.B.6. Pheonicia, 2001] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080906131446/http://bartleby.com/67/109.html |data=6 settembre 2008 }}</ref> e re a sua volta dall'[[820 a.C.|820]] al [[774 a.C.]]<ref>"...visse cinquantasei anni, e regnò per quarantasette. Ora, nel settimo anno del suo regno, sua sorella fuggì da lui, e costruì la città di [[Cartagine]] in Libia." (Menandro di Efeso, citato da Giuseppe, ''Contro Apione'', i.18.).</ref>
Secondo la leggenda, Didone aveva sposato un sacerdote di [[Ercole]], [[Acerbas|Sicheo (o Sicarbas/Acerbas)]], il più ricco di tutti i [[fenici]]. Pigmalione, accecato dall'avidità di ricchezze, avrebbe sorpreso un giorno Sicheo nel tempio, mentre sacrificava agli dei, e lo avrebbe assassinato ai piedi dell'altare. Per molto tempo tenne celato l'assassinio, inducendo la sorella a nutrire vane speranze. Ma l'ombra di Sicheo, privato degli onori di una sepoltura, apparve in sogno a Didone mostrandole l'altare ai piedi del quale era stato immolato e consigliandole di fuggire portando con sé i tesori che da tempo aveva nascosto in un luogo segreto. Da qui la nascita di [[Cartagine]].
 
Il suo nome è di etimologia in parte sconosciuta ma potrebbe derivare dal nome di una divinità [[Cipro (isola)|cipriota]], ''p'm'', e ''<nowiki/>'lyon'', l'altissimo, essendo questo nome attestato anche in un re di [[Cipro (isola)|Cipro]], [[Pigmalione|Pigmalyon]].<ref name=":01">{{Cita libro|autore=[[Michel Gras]]|autore2=Pierre Rouillard|autore3=Javier Teixidor|titolo=L'universo fenicio|anno=1989|editore=[[Giulio Einaudi Editore|Einaudi]]|ppp=199}}</ref>
 
Secondo una versione di [[Fénelon]]<ref>''[[Fénelon#Le_Avventure_di_Telemaco|Le avventure di Telemaco]]'', libri</ref> Pigmalione avrebbe sposato [[Astarbea]] (''Astarbé''), donna empia e malvagia ancora più di lui. Questa, innamorata del ricco Joazar, desiderosa di vedere salire al trono quest'ultimo, decise di far morire sia Pigmalione che i figli da lui avuti. Con false accuse di tradimento fece mettere a morte il primogenito, Fadael, e allontanare il secondogenito, [[Baleazarre]] (''Baléazar''), incaricando i marinai che dovevano portarlo a [[Samo (isola)|Samo]] di ucciderlo. In seguito, uccise anche il marito, prima avvelenandolo e poi strangolandolo mentre già era moribondo. Ma Baleazarre, che, gettato in mare, si era salvato, tornò e fece giustizia.