Totò, Peppino e i fuorilegge: differenze tra le versioni
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Intenzionato a sfuggire alla noia della vita di paese, Antonio cerca di coinvolgere l'amico Peppino, suo barbiere di fiducia, in un ambizioso affare: un istituto di bellezza a [[Roma]] del quale Teresa sarebbe proprietaria e in cui lui lavorerebbe come parrucchiere. La donna tuttavia ritiene Peppino un ''coiffeur'' mediocre, e rifiuta la trattativa sul nascere. A quel punto Antonio, pur di spillare soldi alla consorte, progetta un piano diabolico con la complicità di Peppino: un finto rapimento con riscatto.
Utilizzando dei fogli di giornale, i due realizzano una lettera minatoria attribuendo la paternità del rapimento a Ignazio "Il Torchio" e chiedendo a Teresa il pagamento di cinque milioni di lire. Dimostrando una volta tanto sincera apprensione nei confronti del marito,
Tre giorni dopo, però, Valeria scopre in un cestino i resti dei fogli di giornale, e capisce tutto; decide così di raggiungere il padre nella Capitale in compagnia di Alberto, con cui nel frattempo si è fidanzata. Quella stessa sera i due compari sono in un [[Tabarin (locale)|tabarin]] a bere champagne a fiumi e ospitare nel loro séparé le ballerine della compagnia del locale alle quali regalano i soldi ottenuti dal ricatto. Caso vuole che la serata venga trasmessa in diretta dal [[Rai 1|Programma Nazionale]], sicché Teresa vede Antonio sul video scoprendo l'inganno.
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