Chiesa del Sacro Cuore (Canelli): differenze tra le versioni

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Non c'è infatti traccia di un documento ufficiale che comprovi l'incarico da parte dei superiori a Padre Marsero di dedicarsi alla costruzione della Chiesa.
Il sacerdote affidò il progetto all'architetto della diocesi di Acqui, Il Canonico Thea.
Thea si avvalse della collaborazione di diversi artigiani locali : muratori come Gai, Goria, Musso, Novara e Robino , manovali come Pavese, Baldi, Bortoletto, Berruti, stuccatori come Tonello, Penna e Musso.
Come esecutore del progetto fu scelta l'impresa Torchio di Tigliole d'Asti.
 
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Racchiusa all'interno della prima pietra fu posta una preziosa pergamena datata 5 novembre 1933, sulla quale erano riportati i nomi del Papa, del vescovo di Acqui, del Duce, il padrino e la madrina della chiesa nelle persone del signor Ciano Bonardi e della signora Bianca Zoppa.
 
Il cilindro metallico che conteneva la pergamena venne murato ai piedi del pilastro che sostiene la cupola sopra il presbiterio , a sinistra.
La cerimonia di inaugurazione fu fissata al 16 giugno 1935 alla presenza delle autorità locali.
Per l'occasione , durante la celebrazione, venne letto il telegramma del Cardinale Eugenio Pacelli , inviato a nome di [[Papa Pio XI]].
 
== Descrizione ==
 
L'edificio esternamente ha caratteristiche tipiche dello stile romanico bizantino . Il punto più alto è costituito da una cupola ottagonale di colore chiaro.
 
Risulta dominante la comparsa ricorrente del numero otto, che si ripete in lunghezza e larghezza. Otto sono i simboli che, nella logica spirituale, si ripropongono in modo costante.
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=== Cupola ===
La cupola vista dall'esterno è di colore chiaro (frutto anche della scelta cromatica decisa nel corso del rifacimento del tetto). Le [[lesene]] e il cornicione in finta pietra di Vicenza che termina con la guglia sormontata dalla Croce, hanno una funzione decorativa. Le finestre divise da pilastrini in tre parti , si aprono su una muratura di mattoni rossi a vista. I cornicioni con gli archetti biancorossi costituiscono una decorazione elegante e leggera.
 
===Facciata===
La facciata è caratterizzata da [[lesene]] bianche su muratura in mattoni e la suddividono in tre parti indicando la presenza di tre navate interne. L’insieme risulta eclettico con qualche slancio [[neogotico]] come era in uso nei primi decenni del ‘900. La statua del Sacro Cuore benedicente, di Emilio Demetz, apre l'entrata ed è collocata su un elegante arco in pietra di Vicenza . La struttura presenta un ampio [[pronao]] con ingresso principale al centro due ingressi secondari ai lati. Due porte laterali permettono l'accesso in Chiesa attraverso un piccolo atrio Gli ingressi laterali sono decorati con pitture di angeli. Le porte sono in rovere di Slovenia ed eseguite dai falegnami Musso e Seitone.
 
=== Campanile ===
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=== Portone e porte ===
Le porte interne ed esterne in rovere di Slovenia vennero realizzate su progetto dell'architetto Thea<ref name="brevi memorie sulla chiesa del sacrocuore">Brevi Memorie sulla Chiesa del Sacro Cuore di Canelli, Edizione Buffetti, 2020</ref>
 
=== Interno ===
Pianta a croce latina, suddivisa in tre navate: una centrale ampia ed elevata e due laterali minori. Lo spazio è suddiviso da otto colonne in marmo rosso di Verona con basamento in marmo e base in pietra di verdello. I capitelli, sempre in verdello, sono a quattro facciate e presentano bassorilievi con significato simbolico:agnello su messale, libro con calice ed ostia, asta con serpente, corona regale, fontana e colombi, croce con grappolo e spighe, tavole della Legge, croce e campana.
Sui capitelli poggiano ampie arcate affrescate con episodi tratti dal Vangelo . Sono presenti sei finestre a trifora stilizzata.
 
;[[Navata]] destra
 
Ci sono tre Cappelle rientranti, molto semplici e dotate di altari in marmo .
 
1ª Cappella: è priva di balaustra ed è stata dedicata a [[san Giuseppe Marello]] all'inizio dell'anno 2000. Un tempo questo spazio era utilizzato per affiggere, su apposite bacheche, gli Avvisi e gli avvisi parrocchiali.
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La navata centrale riceve luce da sei [[trifore]].Nell’aprile del 1941 si incominciò la decorazione della navata di mezzo e poi delle laterali. Pittore il Cav. Dom. Laioli (sic) di Acqui. Decoratore il Cav. Carlo Frascaroli di Alessandria. Indoratore Andrea Bosio di Asti.
 
I [[capitelli]] sono contraddistinti da otto bassorilievi simbolici che caratterizzano un percorso spirituale verso l'altare.<ref>Brevi Memoriename="brevi memorie sulla Chiesachiesa del Sacro Cuore di Canelli, Edizione Buffetti,sacrocuore" 2020</ref>
 
;Altare
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[[File:IMG-20210530-WA0001.jpg|thumb|altare maggiore Chiesa Sacro Cuore]]
 
La struttura è posta in posizione leggermente rialzata. Ci si accede salendo tre gradini in marmo di S. Ambrogio. In alto è stata costruita una cupola appoggiata al tamburo ottagonale , illuminata da otto triplici finestre. Una fascia in oro, con scritta, ne sottolinea la forma. Nella zona sottostante ai quattro pennacchi di raccordo, gli affreschi di Laiolo ritraggono gli [[Evangelisti]].
Il [[Presbiterio]] è limitato, in basso, da quattro colonne di marmo vernicino con ricchi capitelli compositi sui quali poggiano due archi abbassati (uno per lato) e due [[matronei]] adibiti a cantoria. Esse sono ornate da quattro colonnine con bei capitelli che a loro volta sostengono una parete sottolineata da un finto grande arco decorato con simbologie.
Nell’[[abside]], in una nicchia ornata da elementi decorativi ed architettonici, campeggia la statua del Sacro Cuore. Nel catino un affresco raffigurante la Trinità.
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[[File:Pulpito Chiesa Sacro Cuore Canelli.jpg|thumb|left|Pulpito Chiesa Sacro Cuore Canelli]]
Il [[pulpito]] in noce è abbellito da fregi. Ha cinque pannelli con statue a tutto tondo che rappresentano Mosè ,San Giuseppe, Cristo, i quattro Evangelisti.
Alla base del pulpito compaiono tre simboli cristologici: Alfa, Omega e JHS . Sul pulpito era presente anche un crocifisso in legno, ora perduto.
 
;Confessionali
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;Controfacciata
 
E costituita da un'altra tribuna anch'essa affrescata da Lorenzo Laiolo con l'Ultima Cena ed illuminata da un'elevata trifora stilizzata. Probabilmente lo spazio antistante doveva essere anche il sito su cui si sarebbe dovuto sistemare l'organo a canne , ma anche questo si rivelò col tempo un sogno irrealizzabile e tutt'ora irrealizzato.
 
;Statua del Sacro Cuore
 
L’esecuzione della statua del S. Cuore fu affidata in un primo tempo al prof. Rossetti insegnante nelle scuole professionali di Asti il 15 Novembre 1936. Un mese dopo morì ma la statua era stata abbozzata . L'opera scultorea venne portata a Canelli per essere terminata da un altro artista.
 
===Tecnica esecutiva dell'apparato decorativo===