Sammy Davis Jr.: differenze tra le versioni

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Il matrimonio con la ballerina Loray White del 1958, organizzato in fretta e altrettanto in fretta terminato, fu un tentativo di sviare l'attenzione. Sammy Davis Junior confermò di aver perso l'occhio nell'incidente automobilistico<ref>Reid, Ed; Demaris, Ovid (1963). The Green Felt Jungle. Cutchogue, New York: Buccaneer Books. LCCN 63022217</ref> a [[San Bernardino (Stati Uniti d'America)|San Bernardino]] in un incrocio della Highway 66 tra Cajon Boulevard e Kendall Drive. Per un po' di tempo indossò una benda, finché [[Humphrey Bogart]] non lo convinse a toglierla. ''"Tu non vuoi diventare famoso come il ragazzo con la benda"'', gli disse. Durante la permanenza in ospedale maturò la fede nell'[[ebraismo]], e si convertì. Nel 1955 riprese l'attività con la pubblicazione del suo secondo album. La tappa successiva della carriera fu l'apparizione nello spettacolo ''Mr. Wonderful'' a [[Broadway]].[[File:Sammy_Davis_Jr.jpg|upright|thumb|Sammy Davis Jr. alla marcia per i diritti civili del 1963]]
Nel 1959 divenne uno dei componenti fissi del [[Rat Pack]], il gruppo di attori e cantanti capitanato dal suo amico [[Frank Sinatra]]. Con il [[Rat Pack]] interpretò diversi film, tra cui ''[[Colpo grosso (film)|Colpo grosso]]'' (''Ocean's Eleven'') (1960), ''[[Tre contro tutti]]'' (1962), ''[[I 4 di Chicago]]'' (1964). Sammy Davis Jr. e gli altri del Rat Pack giocarono un ruolo importante nella lotta alla segregazione razziale nei ''nightclub'' di Miami e nei casinò di Las Vegas, rifiutandosi di esibirsi e di frequentare quelli che discriminavano i neri. Molti locali adottarono un atteggiamento più tollerante pur di poter vantare la presenza di ospiti così celebri.
 
''Persino un amico leale come Sammy Davis Jr. fu portato una volta a commentare aspramente l’arrogante comportamento di [[Frank Sinatra|Sinatra]]: un’affermazione che gli costò il posto all’interno del clan per diversi mesi. «Io amo Frank», disse durante uno show radiofonico del 1960, «ma ci sono molte cose di quelle che fa per le quali non ci sono scuse. Non importa se sei l’uomo di maggior talento del mondo. Questo non ti dà diritto di calpestare le persone e trattarle male»''<ref>[[Gildo De Stefano]], ''[[Frank Sinatra]] - L'italoamericano'', LoGisma, Firenze 2021, pag. 128</ref>
 
Uno dei suoi principali successi come cantante è il brano ''[[What Kind of Fool Am I]]'' del 1962, inserito nell'album ''[[What Kind of Fool Am I and Other Show-Stoppers]]''.