Campo di lavoro HKP 562: differenze tra le versioni
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== Istituzione del campo ==
L'esistenza stessa del campo è dovuta prima di tutto alle azioni di [[Karl Plagge]]: la sua unità aveva assunto migliaia di ebrei del [[Ghetto di Vilnius]] fin dal 1941, quando a seguito dell'[[Operazione Barbarossa]] la città prima polacca e poi sovietica fu occupata dalle truppe tedesche. I lavoratori ebrei e le loro famiglie avevano così ricevuto una certa protezione dai rastrellamenti operati nel ghetto dalle [[Ss|SS]]. Venuto a sapere dell'imminente liquidazione del ghetto, Plagge si recò prima a [[Kaunas]] e poi a [[Riga]] per ottenere il permesso di erigere un campo per i lavoratori ebrei della sua unità militare. Incontrò una forte opposizione, soprattutto dalle [[SS]], in particolare per la sua insistenza a trasferire nel campo le stesse famiglie dei lavoratori (Plagge insistette che la separazione dalle proprie famiglie ne avrebbe condizionato il morale e le capacità produttive). Alla fine riuscì a convincere i suoi superiori, e nella sera del 16 settembre 1943 la sua unità raccolse 1'200 ebrei dal ghetto e li trasferì in un piccolo complesso residenziale in Via Subocz (Subačiaus). Il [[Ghetto di Vilnius]] fu liquidato la settimana seguente: i 15
Una percentuale consistente dei 1'234 ebrei del campo era costituita da donne e bambini: a seguito di un tentativo di rastrellamento delle SS nel gennaio 1944, Plagge si impegnò a mettere al lavoro fino all'ultimo prigioniero, e istituì per lo scopo due laboratori tessili in un appartamento dei condomini. Plagge pretese che i prigionieri fossero trattati con rispetto, e si adoperò in segreto per garantire razioni di cibo adeguate quanto meno alla sopravvivenza, permettendo perfino che gli ebrei ricorressero al mercato nero: grazie alle sue azioni nessun ebreo morì di fame, né si registrarono vessazioni da parte delle guardie. Anche le ore di lavoro furono ridotte rispetto ad altri campi di lavoro: erano 12 al giorno più una di pausa.
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