Diga di Stramentizzo: differenze tra le versioni

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Di costruire una diga nella zona in cui venne poi effettivamente realizzata si parlava già almeno dal 1907, quando un progetto in tal senso venne sottoposto dall'ingegner Emanuele Lanzerotti alla [[Dieta (storia)|dieta]] di [[Innsbruck]]<ref name=pern101>{{cita|Pernbrunner Bazzanella|pp. 101-107.|Pernbrunner}}</ref>; il discorso dello sfruttamento dell'Avisio a scopo [[energia idroelettrica|idoelettrico]] ritornò negli [[anni 1920]]<ref name=pescatore/>, e a questo andò poi a sommarsi, nel [[secondo dopoguerra]], un certo malcontento nella bassa val di Fiemme nei confronti della società STE, proprietaria della centrale di [[Predazzo]], da cui la zona dipendeva per le forniture di energia elettrica, peraltro generalmente insufficienti<ref name=pern101/>.
 
Verso la fine degli [[anni 1940|anni quaranta]], il progetto decisivo, a firma degli ingegneri Edoardo Modl e Arturo Brentel, venne venne presentato congiuntamente dalla [[Magnifica Comunità di Fiemme]] e dalla SIT (Società Industriale Trentina), poi riunitesi in una nuova società denominata Società Avisio; nel 1952, anche la Regione [[Trentino-Alto Adige]] entrò nella società<ref name=pern101/>.
 
===Costruzione===