Storia della Giamaica: differenze tra le versioni

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Marco127310 (discussione | contributi)
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Tuttavia, la Giamaica rappresentò un cruccio alquanto spinoso per le truppe di Sua Maestà, poiché il XVII secolo segnò l'inizio della spietata lotta dei [[Cimarroni|Maroon]], che abitavano l'interno del paese. Il popolo Maroon non era assolutamente un gruppo etnico indigeno, ma si trattava di un residuo coloniale spagnolo: questa popolazione era formata dai discendenti degli schiavi liberati dagli ispanici. I diversi tentativi di debellare un simile ostacolo alla colonizzazione dell'interno ottennero sempre scarsissimi risultati perché, anche durante il periodo dell'importazione della manodopera africana, gli schiavi che riuscivano a scappare dalle piantagioni giamaicane andavano poi a ingrandire le file dei “selvaggi” Maroon.
 
La fierezza e la [[black consciousness]] giamaicane ha fatto sì che la “resistenza” (che non si espresse mai in un movimento politico organizzato) Maroon venisse mitizzata come la presa di coscienza dell'autodeterminazione della componente africana (che diventerà poi maggioritaria) nei confronti di quella bianca e inglese; non a caso, come riconoscimento al valore della lotta contro gli inglesi, [[Nanny dei Maroons]] (la “amazzone” che li guidava) fu nominata [[eroe nazionale|eroina nazionale]]. Una peculiare trasformazione nel sistema di produzione si verificò intorno alla fine del XVIII secolo. La perdita di preminenza dell'industria e dell'agricoltura saccarifera dell'isola, dovuta all'aumento dei costi di produzione (e alla conseguente perdita di competitività sul mercato mondiale), segnò il declino dello sfruttamento del modello [[schiavismo|schiavista]]. Verso la fine del XVIII secolo ricordiamo inoltre la [[Guerra dei cimarroni (1795-1796)]], contro il dominio coloniale britannico nell'isola.
 
== Fine della schiavitù ==