Cimitero: differenze tra le versioni

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[[File:Cimitero Maggiore 1.jpg|thumb| Il [[Cimitero monumentale di Pavia|Cimitero Monumentale di Pavia]]]]
 
AdA eccezione del [[Cimitero di Sant'Orsola]] a Palermo, progettato come complesso a sé stante e che rappresenta il primo cimitero aperto a tutte le classi sociali in Europa, fino all'epoca della Rivoluzione francese la grande maggioranza dei morti era seppellita in [[fossa comune|fosse comuni]], ed esistevano luoghi esterni al perimetro cittadino in cui inserire i morti singolarmente e consentendo la personalizzazione del luogo di [[sepoltura]] sia per motivi affettivi, sia per motivi igienici, anche se fin dai tempi dei primi cristiani si diffuse l'idea di dedicare uno spazio ai morti, dapprima nelle [[catacombe]] e successivamente sotto il pavimento delle chiese, e dal [[Medioevo]] attorno alle strutture religiose stesse.<ref name="U">''Universo'', De Agostini, Novara, 1964, Vol. III, pag.374-375</ref> Questi cimiteri esterni dei cristiani sono tuttora designati con il termine "camposanto",<ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it/vocabolario/camposanto/|titolo=Camposanto|sito=Vocabolario - Treccani}}</ref> in ragione del fatto che prima di essere posti in uso venivano e vengono benedetti.
 
Nella storia dell'umanità le prime sepolture preistoriche risalgono all'[[uomo di Neandertal]], nel tardo [[paleolitico]]. In [[archeologia]] i luoghi di sepoltura presso le antiche civiltà si chiamano [[necropoli]] che, dal greco antico, significa "città dei morti".<ref>Presso i [[Fenici]] esistevano i [[tofet]], necropoli dove erano posti i resti combusti dei bambini morti.</ref>