Collegiata di San Gaudenzio: differenze tra le versioni

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Alcune fonti fra cui il sito del [[comune]] di Varallo riportano le origini della chiesa sul luogo di un precedente edificio di culto [[paganesimo|pagano]], le cui prime notizie risalirebbero al [[basso medioevo]]. La presenza di un [[portico]] che circondava la chiesa è documentata già nel [[1248]].<ref name="comune" /><ref name="archeocarta" /> Fra il [[1500]] e il [[1600]] la chiesa fu ampliata e ristrutturata per poter accogliere un maggior numero di fedeli. Dal [[1700]] al [[1800]] proseguirono altri lavori commissionati dal prevosto Benedetto Ludovico Giacobini che impegnarono diversi artisti e benefattori, fra cui la [[principessa]] Maria Cristina Ferrero Fieschi, dal [[Principato di Masserano]].<ref name="archeocarta" /> Per tutto il periodo fra il [[1700]] e il [[1800]] la chiesa venne in un immenso cantiere e numerosi artisti e artigiani lavorarono alacremente per completare il grandioso progetto del Giacobini, che venne realizzato con il generoso contributo di numerosi benefattori, tra cui spicca la figura della principessa Maria Cristina Ferrero Fieschi di Masserano.<ref name="archeocarta" />
 
L'edificio è dominato dalle linee architettorichearchitettoniche del XVIII secolo; dell'aspetto iniziale del XIII secolo resta solo parte del campanile romanico<ref name=":1">{{Cita libro|titolo=Hai mai visto Varallo? Guida turistica per conoscere e visitare la città e i dintorni|accesso=2021|editore=Regione Piemonte e Agenzia di accoglienza e promozione turistica locale della Valsesia e del Vercellese}}</ref>.
 
== Descrizione ==
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[[File:Gloria di San Gaudenzio.jpg|thumb|Affresco realizzato da [[Carlo Bartolomeo Borsetti]].]]
 
Gli interni della collegiata di San Gaudenzio sono ricchi di opere e affresci. Tra le opere più significative della collegiata e collocate nella conca abisdale il polittico con 6 tavole raffigutanti la ''Madonna col Bambino, santa Caterina e San Guseppe, San Pietro, San Gaudenzio, la Pietà, San Marco e san Giovanni Battista'' di [[Gaudenzio Ferrari]] del 1517-20<ref name="invalsesia">{{Cita web|url=https://www.invalsesia.it/collegiata-di-san-gaudenzio/|titolo=Collegiata di San Gaudenzio|accesso=08/2021}}</ref>, considerata una delle tele più significative della maturità del pittore e incorniciata in una cornice barocca in marmo<ref name=":0" />.
 
Tra gli affreschi presenti nella collegiata<ref name=":0" />:
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Tra le altre opere<ref name=":0" />:
* nella terza cappella a destra, ''Vergine incoronata'', statua lignea, voluta dai vareallesi nel 1633<ref>{{Cita web|urlname=https://www."invalsesia.it/collegiata-di-san-gaudenzio/|titolo=Collegiata di San Gaudenzio|accesso=08/2021}}</ref><ref>La pubblicazione del Touring Club Italiano del 2005 data l'opera al" 1631.</ref>;
* nella terza cappella a destra, ''Vita della Vergine'', 12 quadri raffiguranti episodi della vita della Vergine Maria, di [[Cristoforo Martinolio]], 1657-58;
* seconda cappella a sinistra, cappella di San Gregorio Magno, con decorazioni roccocò settecentesche di [[Antronio Orgiazzi]] del 1763, pala con ''Madonna, santi e le anime purganti'' di [[Paolo Cazzaniga]] del 1715 e due ovali di [[Giovanni Antonio de Groot]];