Sangue blu (espressione): differenze tra le versioni
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L'espressione '''sangue blu''' è comunemente utilizzata per definire la condizione di [[nobiltà]] di [[discendenza]] di una persona.
== Origine dell'espressione ==
Tale definizione deriva dal [[Medioevo]], quando erano riconosciute classi sociali come nobiltà, clero, popolo di città grasso e magro e servi della gleba: quest'ultimo, trovandosi per esempio a lavorare la terra o ad allevare bestiame all'aria aperta, era soggetto ad abbronzatura contrariamente ai nobili i quali, avendo la pelle molto chiara, avevano le vene dei polsi ben visibili. Ciò ha determinato la creazione di questo modo di dire proprio perché alla vista le vene dei polsi hanno un aspetto bluastro-violaceo.<ref>{{
Secondo Robert Lacey, il termine
Secondo alcuni, invece, il termine "sangue blu" deriva dalla colorazione bluastra che assumevano gli aristocratici affetti da [[argiria]] a causa della contaminazione del cibo da parte dell'argento delle posate;<ref>{{Cita web|url=https://scientificitalian.wordpress.com/2011/02/26/|titolo=26 febbraio 2011|sito=Scientific Italian|lingua=it-IT|accesso=2020-12-11}}</ref> un'altra teoria vorrebbe l'espressione derivata dal gran numero di lividi e gonfiori bluastri diffusi sul corpo dei nobili affetti da [[emofilia]], particolarmente diffusa nei secoli precedenti a causa dell'[[endogamia]], usanza in voga tra i nobili e i reali.<ref>{{cita web|url=http://www.sapere.it/sapere/strumenti/domande-risposte/di-tutto-un-po/perche-nobili-sangue-blu.html|titolo=Perché si dice che i nobili hanno il sangue blu?|sito=sapere.it|accesso=30 marzo 2020}}</ref>
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<references />
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[[Categoria:Modi di dire italiani]]
[[Categoria:Nobiltà]]
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