20 Y.O.: differenze tra le versioni

L'album ha debuttato alla numero 2 della [[Billboard 200]], rendendolo l'ottavo debutto consecutivo dell'artista tra i primi 3 e il secondo debutto consecutivo al numero 2.<ref name=":8">{{Cita web|url=https://www.billboard.com/music/janet-jackson/chart-history/TLP/song/511863|titolo=Janet Jackson - Billboard 200|sito=Billboard}}</ref> Raggiunse inoltre la posizione numero 1 della classifica [[Top R&B/Hip-Hop Albums]] di ''Billboard''.<ref name=":9" /> La [[Recording Industry Association of America|Recording Industry Association of America (RIAA)]] lo ha certificato [[Disco di platino]], diventando l'ottavo album consecutivo della Jackson certificato platino.<ref name=":6">{{Cita web|url=https://www.riaa.com/gold-platinum/|titolo=Gold & Platinum - JANET JACKSON|sito=RIAA|data=13 novembre 2006|lingua=en-US}}</ref> ''20 Y.O.'' ha inoltre ottenuto una nomination ai [[Grammy Award]] come ''Miglior album R&B contemporaneo'' nel [[2007]].<ref name=":4">{{Cita web|url=https://www.grammy.com/grammys/artists/janet-jackson|titolo=Janet Jackson|sito=GRAMMY.com|data=19 novembre 2019|lingua=en}}</ref> A livello internazionale, l'album è andato bene in [[Canada]], dove raggiunse la posizione numero 4,<ref name=":12" />, e in [[Giappone]], dove arrivò alla 7,<ref name=":13" />, ma non ha avuto un grande impatto sulle classifiche del resto del mondo, raggiungendo solo la posizione numero 43 nella [[European Top 100 Albums]]<ref name=":11">{{Cita web|url=https://www.billboard.com/#/charts/european-albums?chartDate=2006-10-14&order=gainer|titolo=European Top 100 Albums|sito=Billboard|dataarchivio=30 giugno 2010}}</ref> e la 55 in [[Australia]].<ref name=":10" />. È diventato il secondo [[flop]] commerciale consecutivo della Jackson, portando l'artista ad abbandonare la Virgin Records per firmare un nuovo contratto discografico con la [[Island Records]].<ref name=":5">{{Cita web|url=https://www.huffpost.com/entry/janet-jackson-signs-new-d_n_56392|titolo=Janet Jackson Signs New Deal, Leaves Virgin After Flops|autore=NME|sito=HuffPost|data=28 marzo 2008|lingua=en}}</ref>