Jean-Paul Belmondo: differenze tra le versioni

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|Epoca2 = 2000
|Nazionalità = francese
|Immagine = Jean-Paul Belmondo 2013 31971.jpg
|Didascalia = Jean-Paul Belmondo nel [[2013]]1971
}}
 
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L'esordio cinematografico avviene nel 1956 con il cortometraggio ''[[Molière (film 1956)|Molière]]'' di [[Norbert Tildian]]. Nonostante abbia interpretato già pellicole di un certo rilievo - come ''[[A doppia mandata]]'' (1959) di [[Claude Chabrol]] e ''[[La ciociara (film)|La ciociara]]'' (1960) di [[Vittorio De Sica]] - il film che lo consacra come uno dei maggiori [[attore|attori]] [[Francia|francesi]] presso pubblico e critica è ''[[Fino all'ultimo respiro (film)|Fino all'ultimo respiro]]'' (1960) di [[Jean-Luc Godard]], che lo aveva già diretto precedentemente nel cortometraggio ''[[Charlotte et son Jules]]''. Dopo il successo con il film di Godard, Belmondo viene contattato da [[Claude Sautet]] per recitare accanto a [[Lino Ventura]] nel suo [[noir]] ''[[Asfalto che scotta]]'' (1960), molto apprezzato dalla critica. Con l'interpretazione seria e malinconica di Eric Stark, Belmondo dimostra notevole talento e intensità drammatica.
[[File:Belmondo-Viaccia.png|upright|thumb|left|Jean-Paul Belmondo in ''[[La viaccia]]'' di [[Mauro Bolognini]]]]
 
Seguono successivamente le ottime prove recitative in film di buon successo, come ''[[Léon Morin, prete]]'' (1961) e ''[[Lo spione]]'' (1962), entrambi di [[Jean-Pierre Melville]], maestro indiscusso del [[noir]] francese, regista che tra l'altro era apparso in un [[cameo]] nel film ''Fino all'ultimo respiro'', nelle vesti dello scrittore Parvulesco. Nel 1963 Belmondo viene chiamato dal regista [[Renato Castellani]] per il suo ''[[Mare matto]]'', dove interpreta brillantemente un [[marinaio]] [[Livorno|livornese]], innamorato di una pensionante (interpretata da [[Gina Lollobrigida]]) che poi si imbarcherà per trasportare un carico di vino, sotto la guida dell'ammiraglio ([[Odoardo Spadaro]]). La pellicola, pesantemente tagliata dal produttore [[Franco Cristaldi]] ma riscoperta oggi da molti critici, è un grande esempio di [[commedia all'italiana]], con risvolti malinconici, che offre un grande spaccato dell'[[Italia]] degli [[anni 1960|anni sessanta]]. Nello stesso anno affianca [[Stefania Sandrelli]] in ''[[Lo sciacallo (film 1963)|Lo sciacallo]]''.
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Negli [[anni 1970|anni settanta]] si specializza nel genere [[poliziesco]], interpretando spesso molte scene pericolose senza [[controfigura]], intervallando la sua produzione con [[film drammatico|pellicole drammatiche]]: in questi anni lavora sotto la direzione di grandi registi come [[Henri Verneuil]], Georges Lautner, [[Philippe Labro]], [[Jacques Deray]] e Philippe de Broca. A partire dai tardi [[anni 1980|anni ottanta]], tralasciando crepuscolari pellicole di genere poliziesco, [[cinema di guerra|guerra]] e [[commedia]], come ''[[Professione: poliziotto]]'' (1983), ''[[Irresistibile bugiardo]]'' (1984), ''[[L'oro dei legionari]]'' (1984) e ''[[Tenero e violento]]'' (1987), Belmondo privilegia il teatro, ma ottiene ancora un grande riconoscimento dal cinema nel 1989, quando riceve il [[Premio César per il migliore attore]] per il film ''[[Una vita non basta]]'' di [[Claude Lelouch]].
[[File:Jean-Paul Belmondo 2013 3.jpg|thumb|upright=0.8|Jean-Paul Belmondo nel 2013]]
 
La mattina dell'8 agosto 2001 è colpito da un'[[ischemia cerebrale]] che lo allontana dal grande schermo e dal teatro fino al 2008, quando torna al cinema come protagonista del [[remake]] francese di ''[[Umberto D.]]'' di De Sica. Il 18 maggio 2011 viene insignito della [[Palma d'oro]] alla Carriera durante la 64ª edizione del [[Festival di Cannes]]. Nel 2016, assieme al regista [[Jerzy Skolimowski]], gli viene assegnato il [[Leone d'oro alla carriera]] alla [[Mostra internazionale d'arte cinematografica|Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia]].
 
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== Filmografia ==
[[File:Jean-Paul Belmondo Handprint.jpg|thumb|upright=0.9|Impronta e autografo di Jean-Paul Belmondo sul marciapiede del Palais des Festivals a [[Cannes]]]]
*''[[Molière (film 1956)|Molière]]'', regia di [[Norbert Tildian]] (1956) - Cortometraggio
*''[[A piedi... a cavallo... in automobile]]'' (''À pied, à cheval et en voiture''), regia di [[Maurice Delbez]] (1957)