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{{F|marketing|dicembre 2010}}
{{L|economia|novembre 2016|i discount non esistono solo in Italia}}
Il '''''discount''''' ([[abbreviazione]] dell'inglese ''discount store'')<ref>[http://www.treccani.it/vocabolario/discount/ «discount»], ''[[Vocabolario Treccani]] on line'', [[Istituto dell'Enciclopedia italiana]]</ref>, rappresenta una tipologia di operatore della [[grande distribuzione organizzata]] (GDO). Si tratta di un punto [[vendita al dettaglio]] a [[Vendita a libero servizio|libero servizio]] di prodotti di largo consumo con una superficie tra i 500 m² ed i 1.500 m², ad assortimento ristretto e ambientazione spartana. In italiano ci si riferisce frequentemente a tali punti vendita con il solo termine ''discount'', che non rende lo stesso concetto in lingua inglese (dove richiama lo [[sconto#Sconto mercantile|sconto]] nel senso comune di prezzo ribassato).
 
In italiano ci si riferisce frequentemente a tali punti vendita con il solo termine ''"discount'', che non rende lo stesso concetto in lingua inglese (dove richiama lo [[sconto#Sconto mercantile|sconto]] nel senso comune di prezzo ribassato). Il termine" viene molto spesso usato come dispregiativo per indicare negozi senza grandi marche al loro interno.
 
== Storia ==
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Il mercato cui si rivolge questa formula commerciale è assolutamente trasversale e non è infrequente vedere nei posteggi dei discount tedeschi auto di prestigio di clienti intenti a fare la spesa.
 
==Tipologie di discount==
== Descrizione ==
Si tratta di un punto [[vendita al dettaglio]] che offre merci di largo consumo a prezzi più basse rispetto ad altri marchi con una superficie tra i 500 m² ed i 1.500 m², ad assortimento ristretto e ambientazione spartana.
 
La formula del basso costo è orientata ad offrire al consumatore servizi o beni di qualità a prezzi molto bassi: il consumatore deve però sapere di dover rinunciare a servizi aggiuntivi, che se gratificano il proprio ego, sono per altri versi inutili.
 
==Tipologie ==
I sistemi di discount storicamente si caratterizzavano per due principali tipologie di negozi:
*'''''soft discount'''''
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Nella generalità dei casi il termine "discount" si trova abbinato a strutture commerciali della distribuzione, mentre il più elegante "basso costo" (dall'inglese ''low-cost'') trova il proprio utilizzo nell'ambito dei servizi.
I due termini trovano però una forte similitudine nell'impostazione strategica e nella gestione dell'azienda.
LaEntrambe formulale delformule bassosono costo è orientataorientate ad offrire al consumatore servizi o beni di qualità a prezzi molto bassi: il consumatore deve però sapere di dover rinunciare a servizi aggiuntivi, che se gratificano il proprio ego, sono per altri versi inutili.
Esemplificando: come il [[Compagnia aerea a basso costo|vettore aereo a basso costo]] offre voli economici, ma senza pranzo a bordo, così i prodotti che si possono acquistare presso il discount spesso non sono di marca, e comunque gli ambienti sono essenziali e senza finiture particolari.
In entrambi i modelli il risparmio è vera filosofia aziendale. Ancora: il vettore a basso costo fa generalmente scalo in aeroporti secondari, e il negozio di sconto ottimizza attraverso i propri volumi di acquisto i prezzi nei confronti dei fornitori.
 
== NelIl mondodiscount in Italia ==
=== Italia ===
In [[Italia]], i primi discount sono apparsi negli anni 80, in maniera abbastanza sporadica e poco penetrante. Il primo ingresso significativo del discount in Italia fu quello di [[Lidl|Lidl Italia]] che sbarcò nel [[nord]] del Paese nel [[1992]]. Negli anni immediatamente successivi è cresciuto esponenzialmente il numero di insegne (nel 1996 se ne contavano 69) che hanno di fatto inflazionato e dato una cattiva immagine alla formula distributiva.
 
Verso la fine del secolo scorso il numero degli operatori in Italia si è notevolmente ridotto ed oggi operano una quarantina di insegne con oltre 5.000 punti vendita che hanno un peso sempre maggiore nella distribuzione italiana: nel 2017 infatti i discount registravano una quota pari a quasi il 16% del totale GDO con una crescita media del 9,6% annuo.<ref>{{Cita web|url=https://www.wired.it/economia/business/2018/12/19/supermercati-discount-italia/|titolo=Discount italiani campioni di guadagni}}</ref>
 
==== Gli operatori principali =italiani===
In Italia il leader del segmento è [[Eurospin]], societàazienda a capitale italiano che, oltre a coprire l'intero territorio nazionale con oltre 1.200 punti vendita, è operativa anche in Slovenia e dal 2020 in Croazia. Secondo operatore è la tedesca [[Lidl|Lidl Italia]] mentre la terza è l'italiana [[MD (azienda)|MD]], che ha acquisito anche LD.
 
Altre insegne rilevanti sono:
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In Italia non sono presenti alcune catene molto diffuse all'estero, come [[Dia (discount)|Dia]] ([[Carrefour]]), che aveva aperto ad inizio [[anni 1990|anni novanta]] alcuni negozi in Italia.
 
====I sistemiprodotti di pagamento=commercializzati===
Il discount commercializza prodotti tendenzialmente non di marca anche se gran parte dei prodotti vengono fabbricati da aziende molto note e con marchi prestigiosi.
 
I prodotti sono per la maggior parte commercializzati con marchi propri del distributore, che cambiano a seconda della famiglia merceologica, ad eccezione di casi rari come Tuodì e Penny market, che possiedono linee di prodotti con lo stesso marchio della catena.
 
Nella maggior parte dei casi i discount utilizzano dei marchi di fantasia per i propri prodotti e spesso questo marchio è identico per la stessa famiglia merceologica. Si citano qui alcuni esempi: Lidl ha il marchio Milbona per molti prodotti a base di latticini e quello Fin carré per i wafer (prodotti dalla austriaca Manner), mentre Eurospin ed MD hanno dei propri portafogli di brand.
<br>Questo utilizzo di marchi di fantasia offre al discount diversi vantaggi:
*possibilità di creare contrasti cromatici nell'esposizione dei prodotti per renderli più attraenti al cliente;
*possibilità di modificare, se necessario, il fornitore;
*non immediata identificazione fra la catena ed il prodotto commercializzato. Sulle etichette è comunque specificato che il prodotto è distribuito in esclusiva dalla catena.
 
Inoltre una tendenza di alcuni discount è di offrire i cosiddetti prodotti "[[Premium price|premium]]" caratterizzati da un'etichetta speciale: "Deluxe" di Lidl, "Premium" di MD, "Club premium" di Tuodì, "Le nostre stelle" di EuroSpin e “Selezione più” di IN’S mercato.
 
===I fornitori per il discount===
Il discount utilizza molto spesso produttori di marca che distribuiscono ai discount i loro prodotti utilizzando un marchio differente o il marchio stesso del discount.
 
===I sistemi di pagamento===
Nel canale discount vengono accettati anche i classici sistemi di pagamento alternativi al contante: [[Carta di debito|carte di debito]] ed ormai anche le [[Carta di credito|carte di credito]], inizialmente rifiutate da Lidl (che accettava solo carte di debito e prepagate del circuito [[PagoBancomat]]). Nei punti vendita MD diretti – per quelli in ''[[franchising]]'' dipende dall'affiliato – è accettata anche la carta [[American express]], mentre negli altri solo [[Visa]], [[Mastercard]], [[Diners]], V-pay e [[Maestro_(carta_di_debito)|Maestro]].
 
==== Il coCo-marketing ====
Con il 2007 sono iniziate all'interno del settore alcune formule di co-marketing.
I primi passi sono stati compiuti da [[Lidl|Lidl Italia]] che già verso la fine del 2006 ha stipulato una convenzione con un importante operatore turistico per la vendita di pacchetti viaggio. Gli stessi sono acquistabili sia attraverso il sito Lidl sia attraverso il call-center dell'operatore turistico.
Anche [[Penny]] ha poi compiuto operazioni analoghe finalizzate alla vendita di voli a tariffe a basso costo. Nel 2009 è la volta di Eurospin che inizia a offrire i viaggi.
 
== Note ==
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== Voci correlate ==
*[[Grande distribuzione organizzata]]
*[[Dpiù]]
*[[Ekom]]
*[[Eurospin]]
*[[Lidl]]
*[[MD (azienda)]]
*[[Penny Market]]
*[[Prix Quality]]
*[[Tuodì]]
*[[Todis]]
*[[Ipermercato]]
*[[Supermercato]]
*[[Marca (commercio)]]
*[[Vendita al dettaglio]]
 
== Altri progetti ==
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{{Controllo di autorità}}
{{Portale|aziende|economia}}
 
[[Categoria:Esercizi commerciali]]