Gigino Gattuso: differenze tra le versioni

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[[File:Via Gigino Gattuso a CL.jpg|thumb|left|Veduta serale di via Gigino Gattuso a Caltanissetta]]
Figlio di Salvatore Gattuso (1865) e Concetta Amato Cotogno<ref>{{Cita web|url=http://dl.antenati.san.beniculturali.it/v/Archivio+di+Stato+di+Caltanissetta/Stato+civile+italiano/Caltanissetta/Nati/1903/38+Parte+1/005456253_00286.jpg.html|titolo=Atto di Nascita}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.familysearch.org/tree/pedigree/landscape/GC62-7RL|titolo=Albero Genealogico Gattuso}}</ref>, nell'aprile 1921 il diciottenne Gattuso, studente liceale iscritto alla Lega antibolscevica, fu ferito a morte da un colpo di rivoltella durante un tafferuglio tra fascisti e socialisti a Caltanissetta.
 
Gravissimi incidenti si verificarono durante i funerali del giovane, con disordini che proseguirono nei giorni seguenti, con vasta eco nel resto dell’isola.
Il 24 aprile 1921 Luigi Gattuso e altri fascisti avevano dato fuoco al Circolo ferrovieri. Gattuso poi, con alcuni camerati, si scontrò con un muratore socialista, Michele Ferrara che, armato di pistola, rispose al fuoco degli aggressori. Al termine, Gattuso perse la vita; Ferrara finì in carcere accusato del suo omicidio. La morte di Gattuso venne elevata dal fascismo a "martirio". Tre anni e mezzo più tardi fu celebrato il processo in Corte d'Assise, davanti ad un folto pubblico. I compagni siciliani di Ferrara raccolsero una somma per pagare un gruppo di valenti avvocati difensori, che in aula riuscirono a dimostrare senza ragionevole dubbio che Gattuso era stato ucciso per errore da un suo camerata. La Corte però, pressata dai fascisti, assolse Ferrara per avere agito per [[legittima difesa]], anziché sentenziare la sua piena innocenza per il "fuoco amico" che in realtà uccise Gattuso.
 
Gravissimi incidenti si verificarono durante i funerali del giovane: l'atmosfera di tensione che gravitava sulle esequie esplose in scontri con sparatorie e si contarono ben tre vittime. Seguì l'assalto ad alcune sedi antifasciste. In tutta l'isola l'eco della morte di Gattuso provocò disordini e ferimenti nei giorni successivi. Altre violenze per il "martire" Gattuso, a cui il regime avrebbe intitolato un villaggio di nuova costruzione a Caltanissetta, accaddero nell'isola per alcuni giorni a venire.
 
L'episodio che portò alla morte del Gattuso è raccontato nel libro del giornalista e scrittore nisseno Walter Guttadauria ''Fattacci di gente di provincia'' (Edizioni Lussografica, [[Caltanissetta]] [[1993]]); a questo testo si è successivamente e liberamente ispirato [[Andrea Camilleri]] nel [[romanzo]]: ''[[Privo di titolo]]'', pubblicato dall'editore [[Sellerio]] nel [[2005]].<ref name="Camilleri2015">{{cita libro|autore=Andrea Camilleri|titolo=I romanzi di Vigàta e altro ancora|url=https://books.google.com/books?id=uALcCgAAQBAJ&pg=PT1583|data=3 settembre 2015|editore=Sellerio Editore srl|isbn=978-88-389-3428-5|pp=1583–}}</ref>
 
A GiginoLuigi Gattuso la città di Caltanissetta ha dedicato una via del centro storico (vedi foto); in precedenza l'attuale [[Borgo Petilia]] era dedicato a Gigino Gattuso.<ref name="urlVox Humana: LA VIA DEI BORGHI.14: La quinta fase dei borghi rurali siciliani. BORGO GIGINO GATTUSO-PETILIA">{{cita web|url = https://wwwvoxhumana.blogspot.it/2013/04/la-via-dei-borghi14-la-quinta-fase-dei.html |titolo=Vox Humana: La via dei borghi.14: La quinta fase dei borghi rurali siciliani. Borgo Gigino Gattuso-Petilia |data=25 aprile 2013|editore=voxhumana.blogspot.it }}</ref>
 
==Note==