Marketing di influenza: differenze tra le versioni

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Il primo approccio alla teoria viene da un classico della comunicazione, come ''The People's Choice'' di Lazarsfeld e Katz, uno studio del 1940 sulla comunicazione politica che è anche conosciuto come ''Multistep flow model'', in cui si afferma che la maggior parte delle persone sono influenzate da dicerie e [[opinion leader]].
 
Esistente da tempo, ha ricevuto un impulso dal [[Web 2.0]] e dalla diffusione dei [[Servizio di rete sociale|Social Networks]], che ha allargato la categoria degli influencerinfluenzatori, coinvolgendo ad es. anche i [[blog]]ger.
 
== Descrizione ==
È una forma di marketing basata su persone con influenza sui potenziali clienti<ref>{{Cita web|url=https://www.webinfermento.it/come-diventare-un-influencer/|titolo=Come diventare Influencer - intervista a Matteo Pogliani|cognome=Ciracì|Dario=}}</ref>. I contenuti degli influenzatori possono essere ricompresi nella pubblicità con testimonial dove gli influenzatori giocano il ruolo di potenziali consumatori oppure agiscono come fossero soggetti terzi rispetto agli altri soggetti in campo, ossia consumatori e produttori. L'influencerinfluenzatore viene pagato dagli sponsor per portare avanti (normalmente con video, foto e post sui social network) una dissimulazione della pubblicità stessa, dove i prodotti compaiono all'interno di una recita continua che implicitamente ne suggerisce il loro utilizzo in uno stile di vita di successo senza che questo venga percepito come una reale pubblicità dal target influenzabile. Questo meccanismo ha potenziali di marketing enormi proprio perché raggira la barriera psicologica del consumatore (followerseguace) che non percepisce più quello che gli viene mostrato come in una pubblicità classica, dove invece avrebbe la piena consapevolezza che qualcuno sta cercando di indurlo a pensare, fare o comprare qualcosa, in quanto è ormai assuefatto a tale meccanismo. Rendiamoci conto.
 
== Il ruolo nel marketing ==
{{Vedi anche|Marketing}}
L'influencerIl marketing di influenza non è sinonimo del marketing basato sul [[passaparola]], ma l'influenza può essere trasmessa in questo modo. Quindi il ''passaparola'' è una parte fondamentale della meccanica del Influencermarketing Marketingdi influenza. L'influencerIL marketing di influenza è sempre più praticato in ambito commerciale e si compone di quattro attività principali:
 
*Identificazione degli influenzatori (''influencers'') e loro classificazione in ordine di importanza.
*Azione di marketing rivolte agli influenzatori per aumentare la conoscenza dell'azienda nella comunità degli influencerinfluenzatori.
*Azioni di marketing tramite gli influencerinfluenzatori per aumentare la conoscenza del mercato da parte dell'azienda
*Il marketing con gli influencerinfluenzatori rendendo gli influencerinfluenzatori ''ambasciatori'' dell'[[azienda]].
 
Ci sono differenze sostanziali nella definizione di chi sia un influencerinfluenzatore. Nel mondo anglosassone Peck definisce ''persone influenti'' come "un certo numero di persone terze ed estranee rispetto all'azienda, che riescono a influenzare l'azienda e i suoi potenziali clienti" Allo stesso modo, Brown e Hayes definiscono un influente come "una terza parte dà significativa decisione di acquisto del cliente, ma non si può mai risponderne. " avviso Keller e Berry che gli attivisti sono influenti e ben collegata, hanno un impatto, mente attiva e sono [[trendsetter]], anche se questo insieme di attributi è specificamente allineato ai mercati consumi.
 
Quello che esattamente viene incluso nell'influencernel marketing di influenza dipende dal contesto ([[B2C]] o [[B2B]]) e dal mezzo di trasmissione di influenza (online o offline, o entrambi). Ma sempre più spesso avviene che le aziende siano disposte a identificare e interagire con persone influenti. Far convergere azioni di marketing focalizzate sugli influencerinfluenzatori è visto come un mezzo per amplificare i messaggi di marketing al fine di contrastare la crescente tendenza di potenziali clienti di ignorare il marketing.
 
== I margini di guadagno ==
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== Pagine web a tema ==
[[File:Aroundly app influencer, guida turistica gratuita dei Sassi di Matera.jpg|miniatura|InfluencerInfluenzatore di Instagram]]
Ci sono moltissime [[pagine web]] che non sono connesse a una personalità, sono invece riferite a "pagine a tema". Le compagnie che vogliono raggiungere un largo pubblico di consumatori senza pagare centinaia di migliaia di dollari hanno l'opzione di usare le pagine a tema. Le celebrità tendono a essere molto più utili per attività che hanno a che fare col marchio e revisione del [[marchio]].
 
== Gli influenzatori ingannevoli ==
[[Instagram]] nel 2017 ha ottenuto la chiusura di siti e applicazioni che fornivano servizi a pagamento ada accountprofili individuali per l'acquisto di seguaci, "mi piace", commenti e altro.<ref>{{Cita web|url=https://thenextweb.com/insider/2017/07/04/instagram-is-cracking-down-on-fake-influencers/#.tnw_24ONkyiV|titolo=Instagram is cracking down in fake influencers|sito=The Next Web|accesso=22 maggio 2018}}</ref> A dispetto di queste chiusure, alcune applicazioni come ad esempio FollowerLiker, dimostrano che il fenomeno è pressoché inarrestabile poiché bandita un app o un sito, questi rinascono con altri nomi e vanno a sfruttare algoritmi vecchi o migliorativi che continuano a prosperare ignorando le azioni legali di Instagram.<ref>{{Cita web|url=https://www.logicinbound.com/best-instagram-bot-2017/#Why_Did_Instagress_Shut_Down|titolo=History of Instagram Bot Shutdowns in 2017 - Logic Inbound|sito=Logic Inbound|accesso=22 maggio 2018}}</ref>
 
Alcuni ex-influencerinfluenzatori<ref>{{Cita web|url=https://www.ilgiornale.it/news/cronache/io-influencer-delusa-vi-svelo-frode-instagram-1542645.html|titolo="Io, influencer italiana delusa, vi svelo la frode di Instagram"|autore=Giulia Quarta|sito=ilGiornale.it|data=2018-06-19|lingua=it|accesso=2020-05-08}}</ref> hanno dichiarato apertamente di aver fatto ricorso a truffe ed escamotage come gruppi organizzati e software per manipolare artificialmente la popolarità della loro pagina svelando, da ex-insiders fonti interne dell'ambiente, molti meccanismi illeciti e privi di etica con i quali è possibile raggiungere questo risultato e soprattutto la necessità di continuare a farlo se non si vuole essere "scavalcati" da altri, rendendo di fatto altamente improbabile, se non impossibile, l'ascesa meritocratica.
 
Un'agenzia di marketing ha recentemente condotto un esperimento per testare se gli account di influenzatori ingannevoli possano effettivamente ottenere dei profitti. La compagnia creò due account di influenzatori Instagram fittizi sviluppati completamente con seguaci, mi piace e commenti comprati e inseriti in campagne sulle piattaforme popolari del marketing degli influenzatori. L'agenzia ha pubblicato i propri esperimenti online con la spiegazione di ogni passo effettuato e di come i due accountprofili sono stati creati, successivamente i marchi li hanno sponsorizzati, dimostrando che i social network sono molto probabilmente ormai pieni di truffatori e contenuti ingannevoli. Questo porta a pensare che le masse svilupperanno assuefazione al meccanismo dell'influencinginfluenzamento col crescere di questa consapevolezza.
 
== Regolamentazione e trasparenza ==
I contenuti degli influencerinfluenzatori derivanti da pagamento in denaro, servizi o prodotti hanno l'obbligo di essere segnalati, così da non ingannare l'utente. L’AGCM si è mossa proprio per vigilare sul '''rispetto di una concorrenza sana e leale''' tra le aziende e di una adeguata '''tutela per i consumatori'''. I trasgressori rischiano sanzioni '''da un minimo di € 5.000 a un massimo di € 5.000.000'''. Il minimo può arrivare a 50.000 se il messaggio pubblicitario ha l’aggravante di non informare di possibili rischi per salute e sicurezza.
 
L'influencer deve quindi inserire nei post disclaimer o utilizzare hashtag come #ad, #adv, #sponsored e simili, così da evidenziare in modo chiaro all'utente che il post in questione non è spontaneo, ma realizzato tramite pagamento.<ref>{{Cita web|url=https://www.matteopogliani.it/regolamentazione-influencer-marketing/|titolo=Regolamentazione Influencer marketing: tra trasparenza, marchette e #adv|sito=Matteo Pogliani|data=2018-02-09|lingua=|accesso=2019-05-14}}</ref>