Stat rosa pristina nomine, nomina nuda tenemus: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m fix note
ho inserito un cappello introduttivo, perché la soluzione proposta é troppo dettagliata e tecnica e alla fine si ha l'impressione di non aver capito niente delle senso delle parole.
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Riga 1:
 
Verso prarafrassto da Eco nel romanzo il nome della rosa, tratto dal De contemptu mundi di Bernardo di Cluny, poema del XII sec nel quale il lettore é invitato ad abbandonare l'eccessivo amore per le cose terrene e a scegliere un ideale di vita ascetico, perché ogni cosa terrena è destinata ad essere consumata dall'azione erosiva del tempo e della quale non resta che il nome, un nome vuoto: Stat Roma pristina nomine, nomina nuda tenemus ("La Roma, che era, ora esiste solo nel nome, noi possediamo soltanto nomi vuoti").
 
La [[locuzioni latine|locuzione latina]] '''''Stat rosa pristina nomine, nomina nuda tenemus''''' ("la rosa primigenia esiste solo nel nome, possediamo soltanto nudi nomi") è una variazione dal verso I, 952 del poema in esametri ''[[Bernardo di Cluny|De contemptu mundi]]'' di [[Bernardo di Cluny]], da non confondere con [[De miseria humanae conditionis|l'omonima opera]] in prosa del cardinal [[Innocenzo III|Lotario di Segni]], futuro papa Innocenzo III. Essa deve la sua fortuna a [[Umberto Eco]] che ne ha fatto l'ultima frase del suo romanzo ''[[Il nome della rosa (romanzo)|Il nome della rosa]]''.