Papiro 137: differenze tra le versioni

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A seguito della pubblicazione da parte del professor [[Michael W. Holmes|Michael Holmes]] del [[Museum of the Bible]] (che ospita la Green Collection) di un contratto tra il professor Obbink e la [[Hobby Lobby]] (società della famiglia Green, proprietaria della Green Collection), datato al 17 gennaio 2013 e concernente la vendita di un certo numero di testi frammentari, uno dei quali identificato col P.Oxy. LXXXIII 5345 da parte del professor Holmes, la Egypt Exploration Society ha pubblicato un'altra dichiarazione nel giugno 2019,<ref>{{Cita web|url= https://www.ees.ac.uk/news/ees-statement-professor-obbink-and-sales-of-papyri-to-hobby-lobby|titolo= Professor Obbink and sales of papyri to Hobby Lobby |editore= Egypt Exploration Society |data= 25 giugno 2019 |accesso= 25 giugno 2019}}</ref> riaffermando la propria precedente dichiarazione che la EES non aveva mai messo in vendita il papiro; la dichiarazione precisava anche che la EES aveva riportato le risposte del professor Obbink, quando era stato da loro interrogato in precedenza, secondo cui egli non aveva venduto né offerto di vendere il frammento del ''Vangelo secondo Marco'' alla Green Collection, e che non aveva richiesto al professor Wallace di firmare un [[accordo di non divulgazione]] in relazione a tale vendita.
 
Nel numero di luglio/agosto 2019 di ''[[Christianity Today]]'', [[Jerry Pattengale]] scrisse un articolo per presentare per la prima volta la propria versione dei fatti relativamente all'affare «Marco del primo secolo»; Pattengale affermava di essere stato presente insieme a Scott Carroll nell'ufficio di Dirk Obbink all'interno di [[Christ Church (Oxford)]] alla inefine del 2011, quando il frammento di papiro <math>\mathfrak{P}</math><sup>137</sup> fu offerto al [[Museum of the Bible]], rappresentato all'epoca da Pattengale. Nella stessa occasione furono offerti frammenti dal ''Vangelo secondo Matteo'', ''secondo Luca'' e ''secondo Giovanni'', tutti presentati da Obbink come verosimilmente risalenti al II secolo, mentre il frammento del ''Vangelo secondo Marco'' fu presentato come verosimilmente risalente al I secolo. Nell'articolo Pattengale affermava di aver mostrato le immagini dei quattro frammenti a una selezione di studiosi del testo del Nuovo Testamento, tra cui [[Daniel B. Wallace]], con la condizione, posta da Obbink, della firma di un accordo di non divulgazione. L'acquisto fu infine concluso, con l'accordo di lasciare il frammento in possesso di Obbink per le sue ricerche finalizzate alla pubblicazione. Non fu prima di una serata di gallagala nel novembre 2017 organizzata per celebrare l'apertuta del Museum of the Bible che Pattingale venne a sapere che il «frammento di Marco del primo secolo» era sempre stato proprietà della Egypt Exploration Society, e che di conseguenza la sua offerta di vendita non era stata legittima.<ref>{{Cita web|url= https://www.christianitytoday.com/ct/2019/june-web-only/first-century-mark-pattengale-inside-saga.html|titolo= The First-Century Mark Saga from inside the room |cognome= Pattengale |nome= Jerry |data= 28 giugno 2019 |rivista= Christianity Today|accesso= 8 luglio 2019}}</ref>
 
== Note ==