Torre di Bobbiano: differenze tra le versioni

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La fortificazione, di cui non è nota la data di fondazione, venne citata per la prima volta in un documento risalente al 1037 che testimonia che Teodosio, acquistò da Isembrando, canonico della pieve di San Faustino di Tuna, per un importo di {{formatnum:3000}} lire, diversi poderi e edifici fortificati situati nel Piacentino tra cui il castello di Bobbiano con la torre e la limitrofa chiesa di San Michele<ref name=artocchini/>.
 
[[File:Torre di Bobbiano e chiesa.jpg|miniatura|left|La torre di Bobbiano in fase di ristrutturazione e l'attigua chiesa di San Michele]]
 
Il 29 settembre 1164 il marchese [[Obizzo Malaspina]] ottenne la concessione di Bobbiano da parte dell'[[Federico Barbarossa|imperatore Federico Barbarossa]]. Nel 1255 il castello venne parzialmente<ref name=psc>{{cita|P.S.C. Schedatura beni architettonici e archeologici art. 10-11 D.Lgs. 42/2004 e s.m.i.|p. 38|pscben}}.</ref> raso al suolo ad opera delle truppe al servizio di [[Oberto II Pallavicino]]; in seguito l'edificio entrò a far parte delle proprietà della famiglia [[Anguissola]]. Nel 1311 Rolando II Scotti prese possesso di Bobbiano, tuttavia poco dopo la famiglia Anguissola riuscì a riottenere il possesso della zona grazie all'azione del podestà di Piacenza Riccardino Langosco<ref name=artocchini/>.
 
Durante i primi anni del XVI secolo, la torre venne sfruttata come covo dalla banda guidata dal brigante Bertoletto<ref>{{cita web|url=http://www.comune.travo.pc.it/c033043/zf/index.php/servizi-aggiuntivi/index/index/idtesto/31|titolo=Storia|accesso=16 settembre 2021}}</ref>.
 
Nel 1546 il duca di Parma e Piacenza concesse a Ettore Maria Anguissola metà del castello di Bobbiano, unitamente ai vicini fortilizi di Vei e [[Castello di Travo|Travo]] e ai terreni e abitazioni ivi situate, in cambio della prestazione di un [[Fedeltà (legame)|giuramento di fedeltà]]<ref name=artocchini/>.