Summorum Pontificum: differenze tra le versioni
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url vivo per l'istruzione di applicazione (che non ha per titolo "Ecclesia Dei"); "Tradlitionis custodes" non dà nessuna facoltà a nessun parroco |
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== L'istruzione di applicazione del ''motu proprio'' ==
L'istruzione di applicazione del motu proprio ''
== Francescani dell'Immacolata ==
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Gli orientamenti della Sede Apostolica includono quello di non permettere (di norma) l'uso delle chiese parrocchiali per simili celebrazioni.<ref>''Traditionis custodes'', art. 3 §2</ref> Si è tornati così alla normativa con cui nel 1984 Giovanni Paolo II, rilassando la prassi dei suoi predecessori Paolo VI e Giovanni Paolo I, sotto i quali bisognava rivolgersi alla Santa Sede, autorizzò i singoli vescovi diocesani a permettere la celebrazione della messa del 1962 in chiese da essi indicate, ad esclusione delle chiese parrocchiali eccetto in casi straordinari.<ref>Lettera ''Quattuor abhinc annos'' della Congregazione del Culto Divino in data 3 ottobre 1984 in [https://www.vatican.va/archive/aas/documents/AAS-76-1984-ocr.pdf ''Acta Apostolicae Sedis'' LXXVI (1984), pp. 1088–1089]</ref>
La facoltà di "concedere la licenza di usare il rituale più antico nell'amministrazione dei sacramenti del Battesimo, del Matrimonio, della Penitenza e dell'Unzione degli Infermi" fu attribuita dal motu proprio ''Summorum Pontificum'' ai menzionati parroci.<ref>''Summorum Pontificum '', articolo 9 §1</ref> Come nella normativa di [[papa Giovanni Paolo II]],
== Note ==
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