Giorgio Pisanò: differenze tra le versioni

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Nel [[1972]], venne eletto senatore<ref name=T7p39/> per il [[Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale]], nella [[Circoscrizione Lombardia (Senato della Repubblica)|circoscrizione Lombardia]].<ref>[http://www.senato.it/leg/06/BGT/Schede/Attsen/00001894.htm senato.it - Scheda di attività di Giorgio PISANO' - VI Legislatura<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
Riconfermato ininterrottamente per cinque legislature<ref name=Messina/> (1976, 1979, 1983 e 1987) fino al [[1992]], in tale veste è stato componente delle Commissioni Parlamentari permanenti della Difesa e degli Affari Costituzionali, della [[Commissione parlamentare di vigilanza RAI]], della [[Commissione parlamentare Antimafia]] e della [[Commissione P2|Commissione Parlamentare d'Indagine sulla Loggia [[P2]].<ref name=Treccani/>
 
{{cn|Nel 1976 redige la relazione di minoranza della Commissione Parlamentare antimafia. In tale relazione Pisanò sostenne che sulla figura del Procuratore di Palermo [[Pietro Scaglione]] - ucciso dalla mafia nel 1971 insieme all'agente Antonino Lorusso - avrebbero pesato forti sospetti di aver favorito la fuga di [[Luciano Liggio]] nel 1969. Tali accuse avanzate da Pisanò saranno definitivamente messe a tacere solo nel 1984, quando il collaboratore di giustizia [[Tommaso Buscetta]] dichiarerà al giudice [[Giovanni Falcone]] che Pietro Scaglione era «un magistrato integerrimo e spietato persecutore della mafia».}}