Prestito linguistico: differenze tra le versioni
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{{Citazione|{{sic|qualunque volta viene o nuove dottrine in una città o nuove arti, è necessario che vi venghino nuovi vocaboli, e nati in quella lingua donde quelle dottrine o quelle arti son venute; ma riducendosi, nel parlare, con i modi, con i casi, con le differenze e con gli accenti, fanno una medesima consonanza con i vocaboli di quella lingua che trovano, e così diventano suoi; perché, altrimenti, le lingue parrebbono rappezzate e non tornerebbono bene.}}|[[Niccolò Machiavelli]], ''[[Discorso intorno alla nostra lingua]]'', 1524/1525}}
Secondo
Come nota Paolo D'Achille, "il fenomeno del prestito, comune a tutte le lingue, è dovuto a fattori extralinguistici": può infatti essere causato da contiguità territoriale tra due lingue, da movimenti migratori, da vicende socio-politiche, da rapporti economici e culturali. L'occasione dell'affermarsi di un prestito è data dalla presenza di parlanti [[Bilinguismo|bilingui]].<ref name=dachille66>D'Achille, ''L'italiano contemporaneo'', 2010, cit., p. 66.</ref> Così, ad esempio, la massiccia presenza in diverse lingue di prestiti dall'inglese relativi al mondo dell'informatica rinvia al fatto che il gruppo sociale che nei diversi Paesi si occupa di informatica è in genere bilingue (parla cioè l'inglese oltre alla propria lingua madre): lo stesso discorso può essere esteso ad altri specialisti (biologi, genetisti, fisici ecc.).<ref name=aprile88>{{cita|Aprile|p. 88}}.</ref> Anche il [[turismo di massa]] ha agevolato lo scambio di elementi linguistici tra diverse lingue, quanto meno perché ha favorito una certa disponibilità mentale verso culture diverse dalla propria.<ref name=aprile88/>
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