Baccio Bandinelli: differenze tra le versioni

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Dal 1518 è a Loreto dove realizza buona parte della scultura del pannello relativo alla ''Nascita della Vergine'' per il rivestimento marmoreo della Santa Casa.
 
Lavorò a [[Genova]], dove gli venne commissionata l'incompiuta statua di [[Andrea Doria]], che restò a [[Carrara]] allo stato di abbozzo (utilizzata per abbellire la [[Fontana del Gigante (Carrara)|fontana del ''Gigante'']] posta in piazza del Duomo), mentre a [[Roma]] eseguì il modellino del ''[[San Michele]]'' da porre al culmine di [[Castel Sant'Angelo]].
 
Nel [[1530]] [[Carlo V]] gli offrì il cavalierato di San Jacopo. Per fornire le prove di nobiltà (che non aveva), incaricò il letterato A. F. Doni di fornirgli un attestato dei Bandinelli di [[Siena]] di appartenere alla loro famiglia e in quell'occasione cambiò cognome. L'episodio gli valse varie satire.